Rinascita Scott. Progetto Policoro Calabria è "al fianco del Procuratore Nicola Gratteri"

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images Rinascita Scott. Progetto Policoro Calabria è "al fianco del Procuratore Nicola Gratteri"
Fratel Stefano Caria, coordinatore regionale di Progetto Policoro Calabria
  23 marzo 2021 12:18

“Nicola Gratteri oltre a svolgere in modo esemplare e totalizzante il suo lavoro di magistrato in terra di ‘Ndrangheta è anche estremamente attento a tutto ciò che lo circonda - esordisce così Fratel Stefano Caria, coordinatore regionale di Progetto Policoro Calabria -. Di questo noi siamo certi e ne abbiamo la dimostrazione, poiché il Procuratore ha sempre trovato il modo e il tempo di stare al fianco dei nostri animatori di comunità, giovani che cercano di occupare spazi in maniera sana, e di far crescere la società calabrese, abbracciando e dando forza ad altri giovani. Così oggi siamo noi al suo fianco, pronti a sostenerlo contro chi lo attacca per le inchieste e la forza dirompente del suo lavoro e della sua capacità di comunicarlo e farlo percepire.”

Il Coordinamento regionale di Progetto Policoro "è al fianco del Procuratore Nicola Gratteri, lo è stato quotidianamente sempre e lo è ancora di più oggi. La sorpresa di tanti nel guardare Presa Diretta lunedì scorso è comprensibile solo se si vive la Calabria con le fette di prosciutto sugli occhi. Certo, nessuno è colpevole sino al termine del processo, ma raccontare con intercettazioni ambientali, immagini e cronache tratte da atti processuali, la drammaticità di intrecci e relazioni pericolose che attanaglia la Calabria, non è una calunnia, ma una presa d’atto che deve risvegliare le coscienze di tutti". 

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"La Calabria è una terra difficile si dice spesso, lo è soprattutto per la profonda influenza della ‘Ndrangheta e per le infiltrazioni della stessa nel tessuto delle istituzioni pubbliche che anziché lavorare e rappresentare lo Stato, quindi noi tutti cittadini, - conclude la nota - operano per gli interessi della peggiore parte della Calabria. Dunque, ben vengano altre trasmissioni capaci di togliere il velo del silenzio e raccontare quello che genera realmente la mafia nel nostro Paese: dolore, povertà e ingiustizia". 

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