Con ordinanza del 28 maggio, il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in accoglimento dell'appello cautelare proposto dall'avvocato Salvatore Sorbilli, ha annullato la custodia carceraria cui era sottoposto Antonio Fuoco, di Vibo Marina, sin dal 19 dicembre 2019 e ne ha disposto l'immediata scarcerazione e rimessione in libertà.
Antonio Fuoco era stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Vibo Valentia con ordinanza del Gip Distrettuale di Catanzaro, emessa nell'ambito dell'operazione Rinascita Scott, in quanto ritenuto responsabile, unitamente ad Orazio Lo Bianco ed altre persone, di concorso in frode nelle forniture pubbliche, legata alla tumulazione illegittima di alcuni immigrati, avvenuta qualche anno prima nel cimitero di Bivona.
Reati tutti commessi con l'aggravante mafiosa ex art. 416 bis 1 cp. L'avvocato Sorbilli, a seguito di indagini difensive, ha dimostrato e documentato che Fuoco era in realtà estraneo alla vicenda e che non aveva in alcun modo concorso nella commissione dei reati ad egli contestati.
Da qui l'accoglimento dell'appello da parte del Tribunale della libertà, con conseguente annullamento della custodia in carcere e l'immediata scarcerazione di Antonio Fuoco.
ed.cor.
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