Rinascita Scott, sale a 144 il numero delle misure cautelari modificate: annullata l'ordinanza per l'imprenditore lametino Cuomo (I NOMI)

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images Rinascita Scott, sale a 144 il numero delle misure cautelari modificate: annullata l'ordinanza per l'imprenditore lametino Cuomo (I NOMI)

  28 gennaio 2020 13:29

Torna in libertà Pino Cuomo, l'imprenditore lametino arrestato  e posto agli arresti domiciliari lo scorso 19 dicembre nell'ambito della maxi inchiesta Rinascita Scott contro le cosche  del Vibonese. 

E' la 144esima modifica, annullamento o sostituzione effettuata dai giudici: 112 dal Tribunale della Libertà e 32 dal Giudice delle indagini preliminari (LEGGI QUI)

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 Il Tribunale del Riesame di Catanzaro – presidente Ermanna Grossi, relatore Valeria Isabella Valenzi – ha annullato l’ordinanza con la quale il gip aveva disposto gli arresti  domiciliari per Cuomo, accogliendo la richiesta presentata dal difensore dell’imprenditore, il professore Mario Murone.  La misura è stata annullata - ma era stata già modificata il 9 gennaio dal gip quando gli era stato applicato l'obbligo di presentazione alla pg al termine dell'interrogatorio di garanzia- , accogliendo i motivi presentati, nei quali veniva sottolineata la insussistenza degli indizi relativi ai reati contestati, per la irrilevanza penale dei rapporti intrattenuti dallo stesso imprenditore con Pietro Giamborino, ex consigliere regionale, ed il politico Luigi Incarnato e, comunque, la inapplicabilità della misura cautelare per il reato di traffico di influenze illecite.

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 Pino Cuomo è accusato dalla Dda di Catanzaro di traffico di influenze illecite e corruzione elettorale. L’imprenditore – in qualità di amministratore unico (e titolare del 90% delle quote) della società “Gemes srl”, nonché amministratore unico della società “P&P Group srl” – secondo l’accusa – insieme all’ex consigliere comunale Pietro Giamborino – avrebbe chiesto a Giamborino di attivarsi al fine di influenzare illecitamente il corso della procedura amministrativa volta alla realizzazione, nel Comune di Paola, di un centro di accoglienza straordinario per migranti richiedenti asilo. In cambio avrebbe promesso e poi consegnato all’ex consigliere che accettava da prima la proposta e successivamente le somme di denaro, non meglio quantificate, come prezzo della sua mediazione illecita sia verso Luigi Incarnato, commissario straordinario della società Sorical spa, sia verso Roberto Perrotta sindaco di Paola (non indagato in questo procedimento).

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