«Secondo l’ultimo Report di Confartigianato sarebbero 881.264 le micro e piccole imprese a rischio chiusura a causa del caro-energia e oltre 3 milioni e mezzo di addetti, pari al 20,6% dell’occupazione del sistema imprenditoriale italiano.
Uno scenario catastrofico che colpirebbe anche la nostra Regione in cui rischierebbero di perdere il lavoro più di 60.000 persone e potrebbero chiudere circa 26.000 imprese».
Esordisce così la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera, Elisa Scutellà.
«Il tempo dei tentennamenti è terminato, non possiamo permettere che chi regge la nostra economia venga costretto a chiudere né che migliaia di lavoratori perdano il lavoro, - prosegue la candidata M5S all’uninominale di Catanzaro - occorrono immediati interventi e riforme strutturali che tengano sotto controllo le bollette degli italiani.
La tassazione sugli extra profitti che abbiamo proposto ed ottenuto deve funzionare: bisogna recuperare i 9 miliardi di mancato gettito e proponiamo che lo stesso meccanismo venga applicato anche al settore farmaceutico ed assicurativo. Inoltre, continuiamo a considerare prioritario un Energy Recovery Fund, che il presidente Conte ha proposto già diversi mesi addietro, a livello europeo, attraverso un debito pubblico comune europeo, un piano d’acquisto comune, stoccaggi comuni e un price cap. La reazione europea così come quella italiana non è all’altezza della crisi energetica in atto, - conclude la parlamentare calabrese - non possono essere le persone, le famiglie a dover pagare, ancora una volta, il prezzo più alto dovuto a dei ritardi incomprensibili».
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