Rinnovati gli organi dell'Unione Cristiana imprenditori dirigenti Calabria

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  22 settembre 2021 17:33

La Calabria potrà intraprendere l’uscita dalla strada dell’isolamento socio-economico se saprà ritrovare fiducia e progettualità in una nuova classe dirigente e attraverso forme consolidate di impegno, come praticato dall’UCID in settant’anni di storia in risposta al  presente e alle prospettive di futuro”.

Il presidente Francesco Augurusa ha tracciato così le linee guide per la nuova UCID regionale con l’ambizione di essere interlocutrice nelle Istituzioni regionali e punto di rifermento del mondo imprenditoriale, costruendo reti tra le organizzazioni di ispirazione cristiana e dando risposte concrete ai bisogni del territorio.

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In questa direzione l’UCID favorirà la corresponsabilità, con una missione che si baserà su tre caratteristiche: fare pensato, esempio e coerenza e generando leadership. Fare pensato inteso come capacità di attuare un agire con alla base una riflessione di risultato.

Esempio e coerenza, nel senso che la società contemporanea in cui viviamo deve essere il luogo da vivere per rilanciare valori e capacità del fare verso il bene comune, missione pilastro dell’Ucid.

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Generare leadership e formare classe dirigente, comunità di persone, orientando il nostro essere in direzione dei segni dei tempi, nella consapevolezza che fedeltà è cambiamento, generando nuove idee, visione ispiratrice di futuro, incoerenza con l’ispirazione che sorge dalla Dottrina Sociale della Chiesa.

D’altra parte in UCID, a partire dai giovani imprenditori, è forte il senso che il fare impresa ha un significato professionale e umano altissimo.

Bisogna puntare a far crescere progetti di business sociale, creando imprenditoria sociale, superando le tante e gravissime sacche di povertà lavorativa, per attivare senso di comunità in modo nuovo e creativo”.

Secondo Augurusa nel PNRR si articola una strategia lungo tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e l’inclusione sociale.

L’UCID ha già costruito una direzione attiva per coinvolgere e accompagnare aziende e territori.

Uno dei territori di riferimento è quello industriale, accompagnato da processi formativi e di competenze adatti allo sviluppo sostenibile.

VirtusLab è il community lab che forma e informa attraverso i servizi di informalavoro e di formazione dei giovani per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Pino Campisi, eletto segretario regionale UCID Calabria, esperto di politiche del lavoro, avverte la necessità di alcuni interventi per ridare forza motrice ad una Calabria che non riesce a dare risposta alle nuove generazioni, come ci indicano le Settimane Sociali: ambiente, lavoro, futuro, cambiare il modello di sviluppo, concentrati sulle fragilità del territorio, cercando tuttavia di guardare al Sud come ad un luogo di resilienza e innovazione, capace di rispondere alla vulnerabilità emergenti.

Tutto questo non avrebbe un punto di partenza se non guardassimo alla nuove competenze per la nuova economia, sia italiana che europea a partire da: digital creativity, digital learning specialist, competenze sociali e civiche, sistema duale e l’apprendistato (pratiche di work based learning) lavoratori della conoscenza con adattabilità alla società postindustriale, alla luce anche di un superamento necessario della povertà educativa presente ai vari livelli d’istruzione.

Rilanciando le filiere formative e sostenendo i luoghi dove la formazione e il lavoro sono concretezza, così come avviene con gli ITS.

A breve, l’UCID  inizierà un percorso di incontri con imprese e Terzo Settore, ITS Calabria, aree del volontariato allargato.

L’UCID si lega al territorio come strategia, poiché le imprese appartengono prima di tutto al territorio e sono dinamiche.

Per Augurusa e Campisi, “il nuovo Consiglio Direttivo dovrà avere il carisma per saper fare squadra e capacità di aggregare verso un’ideale comune. Con forte entusiasmo per il “domani”. Con donne e uomini propositivi e capaci, che pongono al servizio di questa organizzazione solide esperienze personali, professionali e associative. Valide premesse dalle quali rilanciare il gruppo regionale”.

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