“L’Anaao Assomed accoglie con interesse e soddisfazione l’odierna nota del commissario ad acta per il Piano di Rientro, Roberto Occhiuto, contenente il differimento dei termini originariamente previsti, in scadenza per questi giorni, per l’adozione degli atti aziendali dell’Asp e delle aziende ospedaliere regionali (LEGGI QUI). Nella maggior parte delle stesse era peraltro emersa, in questi giorni, all’atto della presentazione, con le caratteristiche dell’informazione preventiva contrattualmente previste, delle bozze degli atti aziendali la discrasia derivante dalla configurazione degli assetti organizzativi, assistenziali, ospedalieri e territoriali delle varie aziende in mancanza degli atti di rimodulazione complessiva della rete ospedaliera e territoriale regionale”. È quanto afferma il componente dell’esecutivo nazionale dell’Anaao Assomed Filippo Larussa.
“In particolare – ha aggiunto Larussa - , si ricorda che la riorganizzazione della rete ospedaliera ad oggi vigente è quella adottata con il Dca 64 del 2016 che, come avevamo sottolineato giorni fa, è dimensionata a un quadro epidemiologico, demografico e assistenziale del tutto superato e quindi inadeguato a rispondere alle esigenze dei pazienti calabresi”.
Il rappresentante Anaao precisa: “È evidente che questa decisione, con sano realismo, prende atto della necessità preliminare di ottenere dal Tavolo di monitoraggio (Tavolo ‘Adduce’) il via libera intanto all’assetto regionale della rete ospedaliera e territoriale e che solo successivamente si potranno definire atti aziendali che non possono né debbono essere volti soltanto, come sarebbe successo se fossero stati adottati in fretta e furia in questi giorni, al soddisfacimento di ambizioni carrieristiche personali o, peggio ancora, ad una delimitazione puramente numerica di strutture complesse e semplici nell’ambito di un paletto massimo complessivo che facesse spazio al nuovo incumbent dell’Azienda Zero, che da sola ne assorbirebbe 56”.
E infine: “Al presidente Occhiuto chiediamo come organizzazione sindacale di confrontarsi, come sta facendo, con gli stakeholders del settore e del sistema che saranno lieti di potergli fornire degli spunti operativi e tecnici. La struttura dipartimentale e quelle di supporto al commissario ad acta dovranno in futuro essere più sollecite in un’attività di coerente programmazione di atti e determinazioni in modo da fornire risposte adeguate e durature piuttosto che soluzioni tampone o pannicelli caldi”.
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