Riordino rete ospedaliera, Montuoro (FdI): “Bene fa Occhiuto ad aprire un nuovo confronto con il Ministero"

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images Riordino rete ospedaliera, Montuoro (FdI): “Bene fa Occhiuto ad aprire un nuovo confronto con il Ministero"
Antonio Montuoro
  18 marzo 2024 18:27

 “Fanno ben sperare le rassicurazioni espresse dal presidente Occhiuto in merito all’opportunità di un nuovo confronto con il tavolo ministeriale riguardo al riordino della rete ospedaliera calabrese. Preservare la qualità dell’assistenza sanitaria è un obiettivo primario su cui il governatore, nelle vesti di commissario ad acta, siamo sicuri non farà un passo indietro, in quanto è in gioco la piena garanzia del diritto di accesso alle cure dei cittadini, se non si vuole continuare ad assistere alla cronica e salatissima fuga per curarsi al Nord. Al contempo, confido vivamente che il ministero sarà vicino alla Calabria per risolvere i problemi".

Lo scrive il consigliere regionale Antonio Montuoro (Fdi)

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 "La situazione della provincia di Catanzaro necessita un particolare approfondimento. Quello che a preoccupare di più è, infatti, la riduzione dei reparti dei presidi territoriali che verrebbero assorbiti dalle strutture Hub, privando di fatto interi bacini dei loro punti di assistenza di prossimità. Esempio pratico è il caso dell’ospedale di Lamezia Terme che si vedrebbe privata delle Unità complesse di fondamentale importanza, come quelle di Psichiatria e Pediatria, senza riuscire bene a comprendere a quali altre strutture dovrà fare riferimento. Una riorganizzazione che penalizzerebbe, da una prima lettura dei dati, in particolare il territorio della provincia di Catanzaro – caratterizzato da una notevole estensione - a dispetto degli altri distretti dove rimarrebbe quasi tutto immutato".

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"Quanto all’Azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” a Catanzaro, il Dca n. 69 prevede una procedura di accorpamento delle Unità operative complesse, facenti capo alle ex aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, che eliminerebbe sul nascere la possibilità di valutare, nell’arco di un quinquennio, la sostenibilità di doppie Uoc. Nel merito, invece, il Protocollo di intesa, siglato lo scorso febbraio, prevedeva che con periodicità annuale si sarebbe potuto procedere alla valutazione assistenziale delle attività e, in caso di operatività ridotta o limitata,  alla eventuale rimodulazione o modifica delle stesse. Ora sembra che si sia aperta la strada verso la clinicizzazione, ovvero l'attribuzione di natura clinica universitaria dei reparti della Dulbecco, peraltro con una procedura che appare quantomeno confusa".

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"Stando così le cose, si mortificherebbe ogni prospettiva di crescita dell’offerta assistenziale di quello che, sulla carta, per numero di posti letto rappresenta il più grande Hub sanitario calabrese. Al tempo stesso, come nel caso di Lamezia Terme, si rischia di cancellare  un presidio che per la sua collocazione centrale dovrebbe essere privilegiato quale sede di attività clinico assistenziali per un vasto bacino d’utenza. Auspichiamo che il commissario Occhiuto riesca a fare chiarezza e a scongiurare questi pericoli, dialogando in maniera proficua con il ministero nel colmare lacune ultradecennali della rete ospedaliera e proseguire sulla strada del rilancio della sanità pubblica, forte anche dell’eccellente lavoro profuso finora”.

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