Riparti Calabria. Gli Ordini professionali scrivono alla Regione: "Venga eliminata la 'discriminante' della regolarità contributiva"

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Gli ordini ribadiscono che "agli estensori del bando sfugge qualcosa, come, ad esempio, che il reddito medio degli Ingegneri, liberi professionisti, calabresi, sia di soli 16,000 euro!! quello degli Architetti, liberi professionisti, calabresi, sia di 11,000 euro!!! "

  18 novembre 2020 12:41

Gli Ordini professionali della Calabria scrivono una lettera al presidente facente funzione della Regione Calabria,  Antonino Spirlì; all'assessore al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo  Fausto Orsomarso; al responsabile Amministrativo Strutt. Speciale Assessorato  Ernesto Rapani, al Settore Sviluppo Economico Regione Calabria Dip. Strumenti Finanziari, Regionali e Comunitari (FESR-FSE), in merito alla riapertura del Riparti Calabria.

Sono gli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catanzaro: presidente Giuseppe Macrì; di Cosenza presidente Pasquale Costabile;  di Crotone presidente Danilo Arcuri;  di Vibo Valentia Presidente Nicola Donato; di Reggio Calabria presidente Salvatore Vermiglio. Gli Ordini degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro presidente Gerlando Cuffaro; di Cosenza presidente Carmelo Gallo; di Crotone presidente Antonio Grilletta; di Vibo Valentia presidente Salvatore Artusa e di Reggio Calabria presidente Domenico Condelli. L'Ordine dei Geologi della Calabria Presidente  Alfonso Aliperta, la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali Presidente Francesco Cufari. I Collegi Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Catanzaro, presidente Ferdinando Chillà; di Cosenza  presidente Giuseppe Alberto Arlia; di Crotone  presidente Anna Maria Oppido; di Vibo Valentia  presidente Giuseppe Preiti  e di Reggio Calabria presidente Antonio Misefari. Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Cosenza Presidente Pierpaolo Canino". 

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 "Abbiamo appreso con grande entusiasmo ed interesse la notizia della riapertura del bando “Riparti Calabria” seconda edizione, includendo, questa volta, anche i liberi professionisti. Entusiasmo ed interesse svaniti di colpo alla lettura dell'allegato “A” dove, tra tutte le autodichiarazioni, il professionista deve essere in regola con i contributi previdenziali. Gli intendimenti nobili del bando "l'Amministrazione Regionale, attraverso un sostegno alla liquidità, intende aiutare le microimprese e i professionisti che hanno subito gli effetti economici negativi derivanti dal periodo del lockdown" decadono immediatamente con il requisito della regolarità contributiva - scrivono - Così come ci appare anacronistico specificare che i beneficiari saranno i professionisti che abbiano un fatturato pari o inferiore a 60.000 euro nel corso dell'anno solare 2019, e poi chiedere anche ai professionisti una dichiarazione in cui venga specificato che l’aiuto concedibile non eccede il fabbisogno di liquidità determinatosi per effetto dell’emergenza COVID19, in quanto il calo del fatturato medio relativo al periodo di Marzo/Aprile 2020 è pari o superiore al 33% del fatturato medio mensile dell’esercizio 2019, mentre tale requisito è previsto dal bando di gara soltanto per le società".

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"Agli estensori del bando sfugge qualcosa, come, ad esempio, che il reddito medio degli Ingegneri, liberi professionisti, calabresi, sia di soli 16,000 euro!! quello degli Architetti, liberi professionisti, calabresi, sia di 11,000 euro!!! Potremmo andare avanti per tutte le categorie professionali. Vorremmo ricordare che gli aiuti erogati dal Governo Centrale, il famoso bonus di Marzo – Aprile – Maggio, dopo insistenti sollecitazioni dei Nostri Rappresentanti Nazionali e dalla Rete delle Professioni Tecniche, con il Ministro Gualtieri, ha di fatto eliminato il requisito della regolarità contributiva e, addirittura, il bonus è stato accreditato ai professionisti proprio dalle rispettive Casse di Previdenza Private!!! Inoltre, il bonus erogato dalla Regione Campania, per i professionisti e lavoratori autonomi ,in esecuzione alla deliberazione della Giunta Regionale n.171 del 07-04-2020, utilizzando lo stesso strumento finanziario della Regione Calabria (fondi Por FSE-FESR 2014-2020) non prevedeva nessuna regolarità contributiva".

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Gli Ordini professionali chiedono "  in rappresentanza di tutti gli iscritti, che venga rielaborato il bando e che venga eliminata la “discriminante” della regolarità contributiva nel modello “Allegato A” poiché trattasi di contributo in fase emergenziale e non di incarico professionale e venga specificato che il calo del fatturato medio relativo al periodo di Marzo/Aprile 2020 è riferito alle sole società. D'altronde le finalità stesse perseguite dalla Regione Calabria finiscono per restare del tutto inattuate, laddove si pone doverosamente attenzione alle esigenze dei professionisti a cui si in  Pertanto, con la consapevolezza che il ruolo della Politica, nel caso di specie, sia quello di fornire risposte ai bisogni dei nostri iscritti e non già di offrire argomenti a sostegno di coloro i quali reputano che dietro l'azione pubblica si celino sempre e solo interessi esclusivamente elettorali, siamo certi che le modifiche vengano accolte, onde ottenere la necessaria risposta con i fatti alle esigenze concrete sottese al bando"

 

 

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