Riqualificazione Villa Margherita, Palaia replica a Italia Nostra

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  14 maggio 2025 15:52

Nota della consigliera con delega alla Valorizzazione del centro storicoDaniela Palaia  
 
A leggere le critiche mosse da Italia Nostra al progetto di riqualificazione di Villa Margherita, non è per niente facile comprendere su cosa punti l’indice la sua presidente, Elena Bova. Perché un conto è il progetto in sé; altro conto è tutto ciò che, in quanto futuribile (manifestazioni, intrattenimento, utenza e quant’altro) potremo sì e volentieri discuterlo, ma a intervento concluso e opera consegnata.
Oggi, dunque, il tema è il progetto ed è quasi superfluo precisare che l’elaborato ha ricevuto, dopo attenta valutazione, il parere della Soprintendenza. Sarebbe del resto singolare che su un bene come Villa Margherita si potesse agire – diciamo così – in libertà. Il progetto è dunque valido, anche perché il suo obiettivo dichiarato è recuperare le “origini” per restituire al giardino la sua tradizionale identità e le sue storiche funzioni.
È in virtù di questo obiettivo dichiarato che gli interventi sono stati pensati, non certo per snaturare la villa o appesantirla con nuove strutture o nuovi volumi. L’idea progettuale è infatti quella di migliorare e qualificare ulteriormente l’attuale giardino come spazio di socialità, aperto allo sport, ai giochi, all’intrattenimento, allo spettacolo, fino alla semplice fruizione del tempo libero da trascorrere tra natura e bellezza. Ogni singolo aspetto dell’intervento ne tiene conto: Il restauro monumentale; quello del verde; la manutenzione straordinaria della pavimentazione; il rinnovo e la rifunzionalizzazione del campetto sportivo per diverse discipline ma anche per ospitare manifestazioni; il restauro dell’ex casa del custode destinata a favorire la vita di comunità piuttosto che ad ospitare i server del centro elaborazione dati, come pure era previsto in precedenza; la valorizzazione dei famosi “cento metri” per soggiornarvi, come da tradizione, ma anche ritrovarsi in occasione di eventi.
Lascia francamente perplessi apprendere che nell’interpretazione di Italia Nostra tutto questo corrisponda a un sacrificio imposto ai bambini e agli spazi a loro dedicati. Non si comprende, infatti, come riqualificare e valorizzare l’esistente possa negare la villa ai più piccoli o al resto dell’utenza che, ammirevolmente, continua a frequentarla.
Noi invece pensiamo che, come ha detto il sindaco Fiorita, Villa Margherita alla fine sarà un posto più splendente ma anche più ospitale e accogliente. Lavoriamo per restituire ai cittadini un luogo identitario, nel rispetto del bene e con sguardo attento. Invito quindi Italia Nostra a visionare il progetto e a confrontarci in modo costruttivo come abbiamo fatto e stiamo facendo rispetto ad altri luoghi di interesse che il sodalizio ci ha proposto di valorizzare, sempre nella piena partecipazione e nel più proficuo dialogo.

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