Il Presidente Amedeo Mormile: “un intervento importante che interessa un tratto stradale strategico”
10 novembre 2023 15:04di FRANCESCO IULIANO
Poco più di 5 milioni di euro. E’ la somma messa a disposizione dalla Provincia di Catanzaro per il risanamento del ponte sul fiume Corace, in località Patia, del Comune di Gimigliano.
Un ponte di primaria importanza che permette il collegamento tra Gimigliano e Tiriolo, rimasto seriamente danneggiato dalla frana del 2010 che ha interessato il territorio.
Il progetto ed il cronoprogramma dei lavori, sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa allestita nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro.
Con il presidente dell’Ente intermedio, Amedeo Mormile, anche il vicepresidente, Francesco Fragomele, il sindaco di Gimigliano, Laura Moschella, il dirigente Grandi Opere della Provincia, l’ingegnere Eugenio Costanzo, il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Roberto Iiritano, e per il raggruppamento temporaneo di professionisti per la progettazione (Integra srl), il professore Marco Petrangeli.
“Non è la fine di un percorso - ha commentato Amedeo Mormile - ma è sicuramente la definizione di quella che è una una difficoltà, una insufficienza strutturale che ormai ci accompagna da 14 anni da quando con le frane ed i danni alluvionali del 2010 hanno compromesso inevitabilmente questa parte del territorio provinciale.
Una progettazione, quella per il risanamento del ponte, che ha richiesto un impegno notevole da parte dei nostri uffici, dei nostri professionisti e della Soprintendenza che, considerata l’opera originaria, ha voluto dare alcune prescrizioni nella progettazione”. Con i lavori di risanamento del ponte sul fiume Corace, si restituirà alla comunità del territorio un’opera realizzata 67 anni fa e, soprattutto, la funzionalità di un tratto stradale strategico.
All’ingegnere Marco Pietrangeli, il compito di spiegare, nel dettaglio, quello che sarà l’intervento tecnico. Un’esposizione che il professore ha integrato con la proiezione di 16 diapositive.
“Il ponte - ha detto - è stato fortemente danneggiato nel 2010 forse più di quello che si pensava perché la frana ha fatto spostare la spalla del ponte di quasi un metro. Quello che abbiamo davanti, è un intervento piuttosto complesso perché ci sarà non solo da ripristinare un'opera che è lì da più di 60 anni, quindi con un invecchiamento fisiologico, ma quanto perché dobbiamo rimettere a posto, rinforzare e recuperare la piena funzionalità statica di un ponte che ha subito una frana devastante”.
Nelle ipotesi iniziali della Provincia, anche quella di non pensare ad un recupero della struttura, realizzandone una ‘ex - novo’.
Un’ipotesi messa da parte dopo un approfondimento dell’analisi costi-benefici che, a suo tempo, aveva evidenziato una soglia di rischio elevata, connessa alla sicurezza esecutiva ed alla stabilità dell’infrastruttura. Un’ipotesi che aveva evidenziato, inoltre, una spesa eccessiva in quanto avrebbe previsto la demolizione di una struttura ancora funzionale ed utilizzabile, anche se dopo un intervento di consolidamento.
I lavori di risanamento, così come presentati, avranno una durata, all’incirca, di un paio di anni.
Soddisfazione per il progetto di recupero del ponte, ma anche qualche perplessità sui tempi e sugli ulteriori disagi che i lavori comporteranno alla popolazione del territorio, l’ha manifestata il sindaco Laura Moschella che si è comunque detta fiduciosa nell’operato del presidente Mormile “nella speranza - ha detto il sindaco - che si intervenga per risolvere anche altre situazioni di viabilità e, soprattutto, di dissesto idrogeologico, che affliggono il territorio”
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