"È sintomatico delle poche e confuse idee degli esponenti del Pd di Catanzaro, il fatto che debbano ricorrere a un consigliere regionale di Soverato, per giunta di minoranza, per disciplinare, con una legge regionale, aree del territorio del capoluogo. D'altronde, in oltre un anno di Amministrazione Fiorita, la compagine comunale del Pd si è dimostrata fallimentare, quando si è trattato di dare risposte al territorio catanzarese. Non sono stati capaci di realizzare un tratto di strada a Giovino, pur avendo a disposizione un finanziamento regionale di 280 mila euro, e adesso propongono, improvvisando, di istituire la Riserva naturale per le ‘Dune di Giovino’ con un provvedimento che dovrebbe approvare il centrodestra regionale".
Lo riporta un comunicato stampa del gruppo Lega Salvini premier in Consiglio comunale di Catanzaro.
"Se avessero un minimo di pudore, prima di tutto, dovrebbero assolvere ai propri compiti istituzionali, invece di attingere alle prerogative di altri Enti. Gli esponenti del Pd, della Giunta e del Consiglio catanzarese, dovrebbero occuparsi, ad esempio, di modificare l'attuale piano spiaggia e all'interno del documento programmatorio prevedere una forma di tutela per le ‘Dune’.
Questo dovrebbero fare i democrat catanzaresi, invece di lanciare fumo negli occhi dei cittadini, per nascondere le proprie conclamate inconcludenze Ancora una volta, come se l'Amministrazione comunale non avesse poteri, per ottenere risposte ai problemi ricorrono alla Regione. E lo fanno con un approccio paradossale.
Sull' argomento ‘Dune di Giovino’ è risaputo che sono al lavoro da tempo, assieme al Dipartimento Ambiente della Regione, più consiglieri regionali del centrodestra, tra cui il presidente della Commissione Bilancio Montuoro, il presidente della Commissione Ambiente Raso e lo stesso presidente del Consiglio Mancuso.
D’altronde per la valorizzazione delle aree protette calabresi e la loro implementazione, la maggioranza di centrodestra alla Regione ha finora approvato ben cinque leggi, inclusa la legge quadro sulle aree protette e la biodiversità che si attendeva da venti anni.
Il punto è che quando c'è da assumere provvedimenti che condizionano le prospettive di un' area come le ‘dune di Giovino’, senz' altro da valorizzare per pregi e peculiarità, la fretta, unita alla presunzione, è cattiva consigliera.
Questo modo di procedere del Pd del capoluogo, saltando il confronto con chi in Regione è maggioranza e annunciando, di punto in bianco, la sottoscrizione di un disegno di legge regionale, se può servire al proponente e si suoi referenti locali per fare da mosca cocchiera, soffre della sindrome del primo della classe.
Un primo della classe che, però, ha fatto male i conti. Visto che se al Comune - sommando sinistra, pezzi di centrodestra e transfughi - può contare, per non dichiarare forfeit, su una maggioranza purchessia, alla Regione è decisamente minoranza tra più minoranze. E dunque, a parte la sparata mediatica, cosi stando le cose, non ha alcuna speranza di successo”.
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