Riserva Valli Cupe, il sindaco di Sersale: "Da quando il Comune è fuori dalla gestione il sito versa in stato di assoluto abbandono"

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Salvatore Torchia, sindaco di Sersale
  05 giugno 2020 18:41

di SALVATORE TORCHIA*

Sono passati quasi SETTE MESI (per l’esattezza 200 giorni) dall’approvazione della legge con la quale il consigliere regionale Tallini (oggi Presidente del Consiglio regionale) ha “cacciato” dalla gestione della Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe (ente con personalità di diritto pubblico) il Comune di Sersale (ente pubblico) per sostituirlo con l’Associazione Legambiente Calabria (soggetto privato), affidando a quest’ultimo soggetto privato anche la gestione di risorse finanziarie pubbliche (euro 100.000,00 all’anno), e ad oggi (venerdì 05 maggio 2020) la Riserva delle Valli Cupe si trova senza alcuna gestione.

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Dell’associazione privata Legambiente Calabria non vi è alcuna traccia e la Riserva delle Valli Cupe, uno degli esempi più belli di cose positive in una regione caratterizzata da disfunzioni, mal governo e commissariamenti di enti regionali e sub regionali, grazie al Consigliere regionale Tallini (oggi Presidente del Consiglio Regionale) versa in stato di assoluto abbandono e tutto il sistema (cooperative di giovani, associazioni di volontariato, titolari di esercizi commerciali, di B&B ed ospitalità diffusa) e lo stesso Comune di Sersale in stato di assoluto disorientamento anche per l’impossibilità di programmare la stagione primavera-estate in termini di prenotazioni di visite e di permanenze.

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Appare veramente incomprensibile tutto ciò, ove si consideri che la gestione da parte del Comune del Sersale era stata caratterizzata da alta efficienza e da straordinari risultati, che oggi rischiano di essere vanificati dall’azione prepotente della politica, o meglio di una piccola parte, il cui unico obiettivo era quello di “cacciare” un ente pubblico dalla gestione di un’istituzione pubblica per affidare anche la disponibilità di importanti risorse economiche (euro 100.000,00 annui) a soggetti privati.

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L’allora consigliere regionale Tallini non ebbe remore a stravolgere un sistema collaudato e virtuoso sulla base di asserite, e poi rivelatesi infondate, irregolarità e ritardi nelle rendicontazioni, ed affidare ad un soggetto privato, a suo dire, espertissimo nella gestione di aree protette, la gestione della Riserva delle Valli Cupe, l’attuale consigliere regionale Tallini (oggi addirittura Presidente del Consiglio Regionale) non si preoccupa affatto della situazione delle Valli Cupe, forse perché ha altro di cui occuparsi. Ed invero, il Consiglio regionale della Calabria sotto la sua guida, e su sua proposta, in questi pochissimi mesi di attività, ha adottato provvedimenti legislativi molto discutibili, quali la legge sui “vitalizi”, approvata in 120 secondi e, poi,  precipitosamente revocata a seguito della giusta sollevazione popolare e la legge che ha determinato lo slittamento di altri due anni per le sale slot per adeguarsi alla nuova legge anti’ndrangheta, quella del 2018 fortemente voluta dall’allora Presidente della Commissione Regionale Anti ‘ndrangheta avv. Artuto Bova e che ha ricevuto il plauso della Procura Nazionale Antimafia. Tale legge di proroga, così come ha scritto l’avv. Arturo Bova, è stata votata “grazie ad un proposta di legge depositata dall’on. Tallini di domenica ed il Consiglio si è tenuto il giorno dopo”. Inoltre, sempre in questo primissimo scorcio di legislatura del Consiglio Regionale presieduto da Tallini, la cui attività legislativa è stata frenetica, è stata votata anche una legge, proposta dallo stesso Tallini, che affida la considerevole somma di euro 250.000,00 a soggetti privati (tanto per cambiare) per la realizzazione di una serie di “passeggiate culturali”, una somma importante che, forse, si sarebbe potuta utilizzare per lenire le tante emergenze sociali ed economiche calabresi.  

Nello scorso mese di aprile ho illustrato la situazione della Valli Cupe all’Assessore regionale dr. Sergio De Caprio, dal quale ho ricevuto interessato ascolto, e con più note ho ribadito il grave disagio derivato a causa del vuoto di gestione nella Riserva delle Valli Cupe.

Purtroppo, ad oggi, le mie numerose segnalazioni e le mie richieste, compresa quelle di riaffidare, seppur in via temporanea, la gestione della Riserva delle Valli Cupe al Comune di Sersale, non hanno avuto riscontro, sebbene mi risulti che tale richiesta abbia avuto il consenso del Dipartimento Ambiente e, forse, anche dello stesso Assessore De Caprio.

Confidavo e confido ancora nell’attenzione dell’Assessore Regionale all’Ambiente sulla tematica che riguarda la bellissima e straordinaria esperienza del “modello Sersale-Valli Cupe” nonché su tutte le tematiche che riguardano l’intero sistema ambientale calabrese e mi auguro che non vengano deluse le aspettative dei calabresi.  

*Sindaco di Sersale

                                                                                                      

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