Rissa a Marina di Carrara, Mazzetti (Fsp Polizia): “Che scempio quegli agenti totalmente abbandonati in un paese ipocrita"

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images Rissa a Marina di Carrara, Mazzetti (Fsp Polizia): “Che scempio quegli agenti totalmente abbandonati in un paese ipocrita"
Valter Mazzetti
  24 agosto 2020 15:45

 “Lo scempio di quelle scene immortalate nel solito video della vergogna a Marina di Carrara, dove le forze dell’ordine sono state aggredite per impedire loro di svolgere il proprio lavoro, è il simbolo dell’ipocrisia di un paese privo delle garanzie minime dovute agli operatori della sicurezza. Sono scene che indignano, per la prepotente e arrogante pervicacia di un branco di incivili che violano la legge con una naturalezza agghiacciante. Ma indigna con pari se non con maggiore intensità il silenzio che segue certi comportamenti inammissibili, da parte di ogni rappresentante istituzionale che ha invece il dovere di prendere con forza posizione a favore dei servitori dello Stato. Comportamenti come quelli visti a Marina di Carrara, infatti, con poliziotti che subiscono senza alcuna reazione di difesa come accade esclusivamente nel nostro Paese, sono figli dell’ipocrisia di una cultura che, ad intermittenza e a seconda dei bisogni, vuole le forze dell’ordine prive di ogni dignità professionale ed a cui, di conseguenza, non è dovuto alcun rispetto”.

Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo l’aggressione contro polizia e carabinieri intervenuti la notte fra sabato e domenica a Marina di Carrara per sedare una rissa. Un gruppo di ragazzi ha opposto ferma resistenza agli operatori, anche con un lancio di vari oggetti, tentando in tutti i modi di impedire inoltre agli agenti di portar via in auto uno dei soggetti fermati.

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“Il primo a indignarsi per queste scene ignobili – conclude Mazzetti - dovrebbe essere il presidente della Repubblica, seguito da tutti gli apparati istituzionali, perché è bene ricordare che le forze dell’ordine nell’esercizio delle deputate funzioni rappresentano lo Stato. Gli operatori inoltre, a partire dal più giovane, sono quotidianamente chiamati e obbligati, in circostanze avverse e in frazioni di secondo, ad assumersi responsabilità penali e civili che nessun altro burocrate si assumerebbe senza interpellare una serie di uffici legali. Solo per questo gli agenti meriterebbero ben altro rispetto e che fosse chiaro a tutti come il loro lavoro non si può e non si deve ostacolare, perché questo vuol dire commettere un reato molto grave”.

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