Dalla campana alla trottola, un viaggio tra i giochi che hanno fatto la storia e che oggi tornano a unire generazioni
11 agosto 2025 11:42di RITA TULELLI
In un’epoca dominata da schermi, connessioni istantanee e intrattenimento digitale, il fascino dei giochi tradizionali sta vivendo un’insperata rinascita.
In cortili, piazze e perfino nelle aule scolastiche, bambini e adulti riscoprono attività che hanno fatto la storia di intere generazioni: dalla campana alla trottola, dalla corda al gioco dell’elastico, fino ai classici da tavolo che hanno accompagnato interminabili pomeriggi in famiglia.
Questa tendenza non è soltanto nostalgia. È il desiderio di rallentare i ritmi, ritrovare il contatto umano e recuperare un modo di giocare che non richiede tecnologia, ma solo creatività e condivisione. I giochi di una volta hanno regole semplici, ma un potere straordinario: insegnano collaborazione, stimolano l’immaginazione e creano legami autentici.
Tra i giochi più amati in Italia spiccano il gioco della campana disegnato con il gesso a terra, in cui bisogna saltare seguendo un percorso numerato – e il gioco dell’elastico, dove agilità e coordinazione sono fondamentali. C’era poi il “ce l’hai” o “acchiapparella”, e la settimana, variante della campana. Senza dimenticare nascondino, quattro cantoni e ilsempreverde calcio di strada.
Molti di questi giochi hanno origini antiche: la trottola è documentata in reperti archeologici etruschi, mentre dama e scacchi hanno radici secolari.
Oggi scuole, oratori e centri culturali li ripropongono per far scoprire ai più giovani un patrimonio che rischiava di andare perduto.
Il ritorno delle tradizioni ludiche è anche una risposta alla crescente consapevolezza del valore del gioco “analogico” per lo sviluppo cognitivo e sociale.
Saltare la corda non è solo un esercizio fisico, ma un allenamento alla coordinazione; una partita a dama allena la strategia; una sfida a nascondino insegna il gioco di squadra e la pazienza.
Ma il gioco tradizionale non è solo utile per lo sviluppo personale: rappresenta anche un patrimonio culturale da preservare. In un mondo che corre sempre più veloce, questi momenti di svago semplice ci riconnettono con radici profonde, con tempi più lenti e con modi di vivere più comunitari.
Inoltre, recuperare queste tradizioni può essere un modo di valorizzare il territorio e le identità locali, creando eventi che attraggono famiglie e turisti interessati a scoprire usanze autentiche e divertenti.
In fondo, le mode passano, ma la gioia di una risata condivisa, la complicità di una squadra improvvisata o l’emozione di una vittoria conquistata con ingegno sono senza tempo.
E forse proprio in questo, oggi come ieri, risiede il vero divertimento.
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