di RITA TULELLI
Negli ultimi anni, la consapevolezza sui temi della violenza domestica e sugli abusi è cresciuta significativamente. Tuttavia, molte donne continuano a vivere situazioni di grande difficoltà e pericolo all'interno delle proprie case, spesso senza sapere come chiedere aiuto o a chi rivolgersi. In questo contesto, è emerso un semplice ma potente gesto che può fare la differenza: il gesto delle quattro dita nel pugno.
Questo segnale consiste nel sollevare la mano, mostrare il palmo, piegare il pollice sul palmo e poi chiudere le altre quattro dita sopra il pollice, formando un pugno. Questo gesto è stato ideato come un segnale silenzioso ma visibile per indicare una situazione di pericolo o di abuso domestico, permettendo a chi lo utilizza di chiedere aiuto senza dover pronunciare una parola. Originariamente diffuso sui social media durante la pandemia di COVID-19, questo simbolo è diventato un importante strumento di comunicazione non verbale.
La violenza domestica è un problema che colpisce milioni di donne in tutto il mondo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa una donna su tre ha subito violenza fisica e/o sessuale dal proprio partner. Spesso, le vittime di abusi si trovano isolate e senza una via d'uscita evidente. In molte situazioni, chiedere aiuto verbalmente può essere pericoloso o semplicemente impossibile. Ecco perché il gesto delle quattro dita nel pugno rappresenta una speranza: è discreto, facile da ricordare e può essere usato in molti contesti, inclusi videochiamate, incontri pubblici o durante momenti di interazione quotidiana.
Le donne che vivono situazioni di violenza domestica possono utilizzare questo gesto per segnalare la loro situazione a persone di fiducia, operatori sociali, amici o anche estranei. È importante che il pubblico sia informato su questo segnale, in modo che possa riconoscerlo e intervenire in modo appropriato. Le forze dell'ordine, i centri antiviolenza e le organizzazioni di supporto stanno diffondendo informazioni su questo gesto per assicurarsi che chiunque possa riconoscerlo e rispondere correttamente.
Se vedi qualcuno fare il gesto delle quattro dita nel pugno, è cruciale agire con discrezione e sensibilità. Non affrontare direttamente la persona che fa il gesto in presenza di potenziali aggressori. Invece, cerca un modo sicuro per contattare le forze dell'ordine o un centro antiviolenza. Puoi anche offrire supporto pratico, come accompagnare la persona in un luogo sicuro o fornirle un telefono per chiamare aiuto.
Esistono numerosi servizi e organizzazioni pronte ad aiutare le donne in difficoltà. I centri antiviolenza offrono supporto psicologico, assistenza legale e rifugi sicuri. Le linee telefoniche di emergenza sono attive 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pronte a rispondere e intervenire immediatamente. È importante sapere che non sei sola e che ci sono risorse disponibili per aiutarti a uscire da una situazione di abuso.
Il gesto delle quattro dita nel pugno è un segnale di speranza e solidarietà. Rappresenta un modo per le donne di chiedere aiuto in silenzio, ma con la certezza che qualcuno ascolterà e interverrà. La conoscenza e la diffusione di questo gesto possono salvare vite. Se tu o qualcuno che conosci siete in pericolo, ricordate che esistono aiuti disponibili e che fare quel piccolo gesto potrebbe essere il primo passo verso la libertà e la sicurezza.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736