C'è maretta sui premi di produttività per il personale dell'ex Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. I dipendenti si aspettavano 'novità' nel cedolino che però, appena è arrivato, non sono state piacevoli.
I SINDACATI SI SCAGLIANO CONTRO L'UFFICIO PERSONALE- Partiamo dagli incentivi dell'anno 2020. Le premialità erano state già erogate dall'azienda ma non per tutti o in alcuni casi c'erano state decurtazioni o trattenute a cui dover mettere mano. Tutti i conteggi sono stati inviate all'ufficio del Personale ma si è preferito (per chi aveva subito trattenute) non erogare alcunché poiché si voleva rendere una lettera di informativa ai dipendenti interessati. E così è tutto slittato più avanti. In segno di protesta la Cisl Fp e la Fials hanno inviato una lettera al management della Dulbecco chiedendo la dimissioni dei responsabili del settore risorse umane dell'ex Pugliese-Ciaccio.
RITARDI SULLA PRODUTTIVITA' 2021 E CON UN FONDO DEPAUPERATO- Anche in salita, nonostante i proclami sindacali sugli accordi sottoscritti, è la strada dei premi per l'anno 2021, che non sarà erogati nella busta paga di novembre e probabilmente nemmeno a dicembre. Infatti, dovendo incasellare tutti i pezzi entro metà mese, la situazione resta incerta. All'appello mancherebbero le schede di valutazione di due interi dipartimenti. Ma non è finita qui. Anche quando dovessero essere pagate le somme, le sorprese saranno tutt'altro che dolci. Infatti, il fondo della produttività 2021 risulta essere decisamente più povero rispetto alle attese. A causa di un massiccio ricorso a straordinari e reperibilità, la sua consistenza sarebbe scesa al 40% della dotazione originaria. Questo si tradurrà in drastici tagli delle incentivazioni in busta paga dei singoli dipendenti.
BUSTE PAGA DEGLI EX PUGLIESE E MATER DOMINI IN GIORNI DIVERSI- Dulcis in fundo, nonostante la Dulbecco sia nata da maggio, i sindacati Cisl Fp e Fials hanno fatto notare come le buste paga degli ex dipendenti del Pugliese siano state pubblicate il 23 novembre ma non ancora quelle della Mater Domini. Alla faccia dell'integrazione.
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