"Chiederemo un incontro al commissario Longo".
08 gennaio 2021 15:59La Cgil Calabria interviene sulla situazione e i ritardi del piano vaccinazione in Calabria.
"Al momento risulta lenta ed incerta la campagna per la vaccinazione e il Piano Nazionale anti-covid19 con responsabilità del governo centrale, che risulta - affermano - aggravata in Calabria se si considera che, ad oggi, non ci risulta alcuna presa di posizione della Regione relativamente alla Pianificazione Vaccinale regionale, a partire dalla informativa da garantire ai cittadini calabresi".
"Quindi se si esclude l’avvio della vaccinazione rivolta al personale sanitario pubblico, nonchè a quello delle strutture Socio-Sanitarie-Assistenziali ed ai relativi ospiti, per il resto - sottolineano - non si ha contezza di come si procederà in favore delle categorie più esposte quali ad esempio gli operatori dei cosiddetti servizi essenziali".
!Ci sarebbe da commentare che emergono i consueti problemi della sanità calabrese, rispetto alla confacenza di una modalità organizzativa che seppure in una fase straordinaria, quella della pandemia, rispetto alla vaccinazione dovrebbe - dichiarano - esprimere una capacità di attività ordinaria nell’ambito delle funzioni della prevenzione in grado di attenuare se non sconfiggere il contagio in atto".
"Pertanto - aggiungono - rispetto alle nostre preoccupazioni, che sono anche di tutti i calabresi, chiediamo al Governo Regionale, al suo Dipartimento della Tutela della salute, alle Aziende Sanitarie Provinciali e non per ultimo al Commissario Longo di renderci edotti rispetto a come sarà organizzata la campagna vaccinale, quali saranno i Punti Vaccinali e con quale personale sarà garantita la somministrazione del vaccino, stante che quello che sarà reclutato attraverso l’affidamento del servizio in somministrazione opererà a regime nella fase più impegnativa che, al momento, viene indicata a partire da Luglio 2021. Infine vorremmo tanto non annoverare la Campagna Vaccinale anti-Covid 19 tra le storture ed i consueti ritardi della Sanità calabrese perché altrimenti ed ancora una volta, a pagare il prezzo della mancata tutela per diritto alla salute sarebbero i calabresi e tra questi quelli delle fasce più deboli.
"Anche per questi gravi motivi chiederemo - concludono - un incontro al Commissario Longo per fare il punto sia sull’attività anti-covid19 che sul resto delle attività della Sanità Regionale".
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