Ho atteso qualche giorno prima di tracciare un bilancio del Capodanno in centro a Catanzaro. Ho ricevuto davvero tanti complimenti sia per l’organizzazione che per la riuscita dell’evento. Sono molto felice di aver fatto trascorrere una bella serata alla mia città e ai miei concittadini.
A tal proposito volevo ringraziare chi ha reso possibile tutto questo, a cominciare dall’Amministrazione Comunale di Catanzaro con in testa il Sindaco Nicola Fiorita e l’assessore Antonio Borelli, i consiglieri tutti, i dirigenti, i dipendenti degli uffici comunali che sono stati stoici, oltre alla collaborazione delle forze dell’ordine. Menzione speciale va fatta agli sponsor privati che hanno contribuito immediatamente a rendere fattibile l'evento.
Per dovere di cronaca, non avevo mai organizzato il capodanno in piazza nella mia città e, senza dubbio, credo sia possibile rilevare qualche miglioria rispetto al passato: per la prima volta la piazza si è riempita prima di mezzanotte ed è stata l’ultima a "chiudere". In cinque giorni è stato allestito un evento che si è dimostrato di altissima qualità, sebbene con risorse risicate, badando ad un allestimento (tra palco, effetti audio e luci) top di gamma, il cui risultato è stato sotto gli occhi di tutti.
Per quanto riguarda le poche polemiche (che in questi casi non mancano mai), in tutta sincerità se ne potrebbe fare una rassegna stampa, ed invitare i migliori sociologi e psicologi ad analizzare la situazione nei dettagli. L’augurio è che la gioia e il clima positivo che si respirava la notte di Capodanno possa accompagnare il nuovo anno della nostra amata Catanzaro.
Un'ultima menzione va fatta all'idea lanciata dal palco proprio la notte di Capodanno, quella di cambiare la denominazione di Piazza Luigi Rossi (anche se per tutti i catanzaresi è Piazza Prefettura) a Piazza Raffaella Carrà, così da rimanere nel campo musicale. Catanzaro potrebbe così dare un contributo all’Italia dedicando una bella e importante piazza del centro storico del capoluogo ad un'icona indiscussa come Raffaella Carrà, un modo per valorizzare il patrimonio immateriale della città, per essere attuali e presenti nella vita sociale della Nazione. Nonostante io immagini già i commenti dei soliti "commentatori da tastiera" ("abbiamo problemi più importanti a cui pensare", etc), da sempre penso che la felicità sia un concetto importante e Raffaella Carrà la genera già solo a nominarla. Potremmo così contribuire alla crescita culturale e di visione, oltre che a fare assumere il giusto ruolo di città guida alla nostra Catanzaro. Il mio auspicio è quello che tale proposta sia condivisa all'unanimità dal nuovo Consiglio comunale, senza paternità e senza rivendicazioni, ma in uno spirito costruttivo nuovo.
Roberto Talarico
organizzatore dell'evento
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