Chi piange, chi non ci crede, chi si guarda intorno nella ricerca di una risposta.
Il quartiere Pistoia questa mattina si risveglia con le sole parole di rabbia, paura e sgomento. La morte dei tre componenti della famiglia Corasoniti è una ferita ancora aperta, brucia e la si legge in faccia di chi questa notte in via Caduti 16 marzo 1978 c’era. Il sesto piano del palazzo sembra ancora più vicino e le finestre ancora scoppiano a distanza di qualche ora. Nel cortile arrivano giornalisti e curiosi, conoscenti e forze dell’ordine. A terra, in una scatola, anche la carcassa di alcuni animali morti nell’incendio.
Alcuni si lasciano intervistare e raccontano meglio di qualsiasi immagine quanto è accaduto, come fanno i vicini di casa. Altri preferiscono il silenzio. È troppo forte l’emozione e il ricordo verso i protagonisti di una vicenda che resterà incastonata nella memoria di tutta la città.
Le indagini faranno luce sulla dinamica dell’incendio. Ma niente farà ritornare indietro le lancette a ieri sera.
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