Rogo mortale a Catanzaro, Marziale: "Una famiglia in cui il disagio era palpabilissimo"

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Il Garante per l’Infanzia e l‘Adolescenza, Antonio Marziale

Riconfermato Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Marziale ricorda quando la famiglia Corasoniti dovette lasciare la casa nel 2016

  22 ottobre 2022 12:38

“Era l’agosto del 2016 ed ero Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria da appena tre mesi. Venni informato che una famiglia, tornando dal mare, aveva trovato la propria casa distrutta. Precedentemente aveva subito furti e minacce. Mobilitai le Forze dell’Ordine, le istituzioni comunali competenti e scattò una gara di solidarietà anche da parte di associazioni cittadine". è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale - che proprio stamane è stato riconfermato Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso - in merito alla tragedia della famiglia Corasoniti.

"La famiglia - aggiunge - fu costretta a lasciare quella casa. Qualche tempo dopo la mamma venne a ringraziami personalmente in una scuola a Catanzaro, dove ero a tenere una conferenza, e portò con se i bambini, fra i quali Saverio, il più grande, autistico, perito nell’incendio di questa notte insieme ad altri due fratellini più piccoli, che mi gettò con le braccia al collo. Non ho mai dimenticato quel ragazzo ed oggi prego perché la mamma, che continuava a chiamarmi anche quando cessai il ruolo di Garante per chiedere aiuto per la situazione di Saverio, si salvi insieme agli altri componenti della famiglia feriti. Se io scrivessi che si tratta di cronaca di una tragedia annunciata – prosegue Marziale – mancherei di rispetto alle indagini degli inquirenti preposti a fare luce sulla tragedia, ma certo si tratta di una famiglia in cui il disagio era palpabilissimo, aggravato dal peso di un figlio gravemente malato in un territorio privo di strutture assistenziali preposte a quel tipo di cure”. 

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