Una drammatica beffa, dolore che si aggiunge a dolore. Non c'è pace per la famiglia Corasoniti, decimata a ottobre dall’incendio della casa nel quale hanno perso la vita i tre fratelli Saverio (22 anni), Aldo Pio (14) e Mattia (12).
L'appartamento di proprietà dell'Aterp assegnato ai Corasoniti come nuovo alloggio, posto a poca distanza da quello distrutto e in questi giorni interessato da lavori di ristrutturazione, è stato infatti occupato abusivamente da una famiglia di etnia rom. Il fatto è già stato segnalato all'Aterp dagli operai della ditta che effettua i lavori di ristrutturazione: gli operai hanno anche riferito di aver ricevuto minacce da uno degli occupanti dell'appartamento.
A sua volta l'Aterp ha denunciato l’episodio alle forze dell'ordine. La vicenda però non è di facile soluzione perché, a quanto risulta, nella famiglia occupante ci sarebbe anche un minore, cosa che renderebbe impossibile lo sgombero immediato dell’immobile. Anche il Comune di Catanzaro si è mobilitato avviando una serie di attività e di interlocuzioni istituzionali per restituire ai Corasoniti l'appartamento loro spettante.
"Le ultime notizie che riguardano la famiglia Corasoniti non ci piacciono" ha commentato con l'AGI il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.
"L'occupazione dell'alloggio - ha proseguito Fiorita - ci preoccupa molto, è un fatto contro il quale intendiamo reagire con fermezza e determinazione, perché non possiamo tollerare mai le occupazioni abusive, non possiamo tollerare mai che il disagio di alcune persone passi in secondo piano rispetto ad atti di prepotenza, soprattutto in un caso come questo nel quale una famiglia porta ancora su di sé il ricordo e gli effetti di una tragedia che ha sconvolto tutti noi nel profondo".
"Grazie anche alla generosità di padre Pino Puglisi e della sua fondazione Città Solidale, - continua - siamo riusciti a dare un'abitazione provvisoria alla famiglia Corasoniti, che quindi in questo momento almeno ha un tetto e può attendere con un minimo di serenità che si provveda a sgomberare l'altro immobile e a ultimarne la ristrutturazione".
"Ma - ha rilevato il sindaco di Catanzaro - questo nulla toglie al fatto che non possiamo accettare un atto di sopruso e di violenza, e quindi stiamo agendo di concerto ad Aterp, alla Questura, alla Polizia locale affinché questa situazione venga affrontata con determinazione e in tempi molto rapidi. Siamo vicini alla famiglia Corasoniti, lo siamo stati per come abbiamo potuto in questi mesi, continueremo a esserlo sapendo - ha concluso Fiorita - che non possiamo in alcun modo restituire quello che hanno perso ma facendo tutta la nostra parte per sostenerla".
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