Il termine del 30 aprile del 2023, fissato dalla legge per la presentazione delle domande di adesione alla cosiddetta “rottamazione quater”, ossia la possibilità di definire i debiti in carico agli agenti della riscossione maturati dai contribuenti nel periodo intercorrente fra il primo gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, è ormai abbastanza vicino. Preoccupano però, in casa Federproprietà, i modesti numeri dei proprietari immobiliari che vi stanno facendo ricorso.
"Eppure la legge 197/2022 comporta notevolissimi risparmi, fra sanzioni, interessi ed aggi di riscossione, per chi produrrà una regolare istanza entro il suddetto termine", si legge in una nota.
Secondo Federproprietà, i cui dirigenti nel corso di una riunione promossa dalla Presidente regionale Tommasina Lucchetti hanno fatto un focus sull’intera normativa, "si tratta di una provvidenza che interessa, in larga parte, i proprietari immobiliari che vanno informati, incoraggiati, accompagnati e sostenuti nel percorso di adesione a quella che potrebbe essere l’ultima tregua fiscale “di questa epoca”".
"Nel corso della riunione è stato valutato ed apprezzato, infine, il fatto, - prosegue la nota - non di poco conto, che la rottamazione quater potrà operare anche per debiti già ricompresi in precedenti definizioni divenute inefficaci a causa di eventuali inadempimenti del contribuente".
"Per propiziare l’accesso alla tregua fiscale, - conclude - fino alla scadenza del termine di presentazione delle domande di definizione agevolata sarà attivo presso la sede di Federproprieta in Corso De Seta, 38 di Catanzaro (Gagliano) lo sportello associativo di assistenza gratuita".
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