Il conflitto tra Russia e Ucraina ha stravolto gli assetti internazionali generando importanti effetti economici e politici dai quali sembra che difficilmente si possa tornare indietro. I rapporti tra le potenze occidentali e la Russia sono profondamente mutati, determinando conseguenze su scala globale che hanno ripercussioni anche sulla situazione economica delle famiglie italiane.
Alla diplomazia molte potenze non belligeranti hanno preferito l’invio di armi, alimentando così la violenza della guerra, senza alcun tentativo di offrire una reale soluzione pacifica alle ostilità. Di questo e molto altro si parlerà sabato 25 febbraio alle 17, presso la sala conferenze del Museo Storico Militare di Catanzaro, situato nel Parco della Biodiversità Mediterranea.
Relatori dell’incontro, Gianni Alemanno promotore del comitato Fermare la Guerra, Lorenzo Berti e Nicola Garisto per le associazioni Vento dell’Est e Una Voce Nel Silenzio, impegnate in missioni umanitarie nei territori colpiti dal conflitto.
L’evento patrocinato dalla Provincia di Catanzaro, per la quale interverrà il consigliere Paolo Mattia, è organizzato dalle associazioni Identità Tradizionale e Cantiere Laboratorio, rappresentate da Matteo Mangone e Vittorio Gigliotti.
L’obiettivo di questo confronto, su un tema così delicato, è quello di mettere al centro del dibattito diversi aspetti di questo primo anno di conflitto, analizzandone le cause, le conseguenze, il ruolo dei principali attori internazionali coinvolti e la situazione in cui versano le popolazioni colpite direttamente e indirettamente dalla guerra.
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