di SETTIMIO PAONE
Ryanair finisce di nuovo al centro dell’attenzione. Stavolta, a far discutere è l’introduzione di un bonus per i dipendenti che, al gate, segnalano i passeggeri con bagagli a mano fuori misura. Una scelta che ha già suscitato reazioni contrastanti tra viaggiatori e operatori del settore.
Secondo quanto rivelato dalla stampa britannica e confermato dalla stessa compagnia, ogni addetto riceverà circa 1,50 euro per ogni valigia giudicata non conforme, fino a un massimo di 80 euro al mese. Un incentivo pensato per “premiare l’attenzione al rispetto delle regole”, ma che molti leggono come un modo per spingere i controlli all’estremo.
Chi viaggia con Ryanair sa che le dimensioni del bagaglio a mano sono regolamentate in modo rigoroso. Se la valigia supera anche di poco le misure consentite, la sanzione può arrivare fino a 75 euro direttamente al gate. Proprio su questa penale si basa il bonus: più bagagli fuori misura vengono individuati, più soldi finiscono in busta paga.
L'amministratore delegato Michael O’Leary ha difeso la scelta, affermando che oltre il 99% dei passeggeri già rispetta le regole, ma che un controllo più attento aiuta a evitare ritardi e garantire ordine a bordo. Tuttavia, la notizia ha sollevato dubbi etici e pratici. C'è chi teme abusi, con controlli sempre più rigidi e un clima di tensione ai gate.
Misure simili sono adottate anche da altre compagnie, come easyJet, che premia il personale per ogni borsa extra segnalata. Ma il caso Ryanair arriva in un momento delicato: in Europa si discute infatti della possibilità di rendere gratuito un secondo bagaglio a mano, proprio per tutelare i diritti dei viaggiatori.
Il dibattito è aperto. Da una parte, c’è chi difende il diritto delle compagnie a far rispettare le regole. Dall’altra, chi vede in questi bonus un modo per monetizzare ogni piccolo errore dei passeggeri, a discapito della serenità dei viaggi.
In attesa di nuove norme europee più chiare, ai passeggeri non resta che una certezza: misurare con attenzione il proprio bagaglio, se non vogliono trasformare un viaggio low cost in una spesa imprevista.
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