L’arcivescovo della Diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, esprime profonda preoccupazione per l’evoluzione delle vicende riguardanti - nel suo complesso - il sistema sanitario e socio-assistenziale sanitario, con la crisi in cui sono state ricacciate alcune delle principali strutture del territorio, da sempre all’avanguardia per professionalità e qualità dei servizi.
"Le vicissitudini che praticamente da sempre interessano, ad esempio, la “Fondazione Betania”, e che da ultimo hanno toccato ed ora rischiano di travolgere persino un polo di eccellenza unanimemente apprezzato quale il “Sant’Anna” – dice monsignor
Bertolone – destano timore non solo per le sorti di centinaia di lavoratori, ma anche per l’integrità di un sistema sociosanitario già depotenziato e che adesso potrebbe perdere ulteriori pezzi, fino a scomparire del tutto".
Aggiunge l’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace: "Il baratro sembra avvicinarsi per le incomprensioni tra istituzioni e per questioni burocratiche. Il ripristino della legalità è fondamentale: si accertino eventuali colpe responsabilità e si ristabilisca in maniera ferma e chiara la correttezza delle regole. Al tempo stesso, si assicuri l’operatività di un settore e di centri indispensabili per la salute e l’assistenza".
Conclude monsignor Bertolone: "Confidiamo in un’assunzione di responsabilità che porti ad evitare quello che sarebbe uno scempio, una ferita ad una terra già sanguinante e priva di servizi essenziali, soprattutto nel campo della sanità e dell’assistenza socio-sanitaria. Occorre uno sforzo per salvaguardare posti di lavoro, strutture e servizi fondamentali per la Calabria".
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