Riceviamo e pubblichiamo una lettera di alcuni dipendenti del Sant'Anna Hospital.
"Tutto è iniziato la mattina del 25 Febbraio 2019, quando a Villa Sant’Anna di Catanzaro si è presentata la Guardia di Finanza, su delega del Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri. Il tutto è partito da questa indagine, in quanto, solo dopo che la procura ha iniziato ad investigare, anche le altre istituzioni hanno iniziato ad approfondire e scoprire. E, grazie alla sinergia tra il Dr. Gratteri e la Triade prefettizia, guidata dalla Dr.ssa Latella, si sono evidenziate le numerose Irregolarità.
Perché non prima? Per inerzia, per indifferenza? Perché? Abbiamo ascoltato tante voci, ma è arrivato il momento di ascoltare noi.
Quando da cittadini siamo stati chiamati a collaborare, lo abbiamo fatto. Non abbiamo dichiarato il falso, come tanti eroi da social sostengono. Quando c’è stato da subire le conseguenze per la nostra collaborazione con gli inquirenti, abbiamo sopportato in silenzio tutte le vessazioni del vecchio management. Quando abbiamo dovuto continuare a lavorare, assistendo i malati, lo abbiamo fatto, anche sapendo che saremmo andati incontro alla fine.
Ai lavoratori del S. Anna nessuno aveva mai comunicato cosa stava succedendo e quanto grave fosse la situazione.
Solo la vigilia di Natale, lo pseudo-nuovo management del S. Anna, ci ha informato del mancato accreditamento da parte dell’ASP di Catanzaro a far data dal 2017. Quindi, oggi siamo ostaggi, non delle istituzioni, ma di chi ci vuole strumentalizzare noi per una guerra che non è la nostra. I lavoratori del S. Anna combattono per il lavoro e la legalità. Il resto sarà chiarito nelle aule di un tribunale e non ci riguarda. La soluzione c’è e appare ai nostri occhi lampante. Ma sebbene bruci tra le labbra, nessun ha il coraggio di pronunciarla. Ancora una volta lo faremo noi per tutti. I lavoratori del S. Anna Hospital vogliono essere commissariati oppure gestiti direttamente dall’ASP, come è già avvenuto per l’Ospedale Bambin Gesu’ di Roma; vogliono che si lasci lavorare Chi si sta veramente impegnando per salvare il salvabile per noi, per tutti noi.
Le belle parole non servono. Servono i fatti, servono le azioni rese per preservare i livelli occupazionali e per garantire un servizio che rendiamo da oltre vent’anni. Noi vogliamo solo lavorare! Siamo una fabbrica che produce salute, Buona salute. E sulla scorta di questo, solo Lei dottoressa Latella e Lei Commissario Longo, potete dipanare questo groviglio. Vi preghiamo di farlo. Ma oggi, non domani. Domani sarà un altro giorno perso. E noi, che ai minuti siamo abituati a dare il giusto peso, attendiamo non una risposta ma La Soluzione. Ce lo dovete. Lo dovete alla Calabria. E ve ne saremo grati tutti, di vero Cuore".
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