di GABRIELE RUBINO
I nodi vengono sempre al pettine. Dopo qualche settimana di 'riflessione' torna alla ribalta il caso Sant'Anna Hospital. La clinica privata più importante della Calabria ridotta a un fantasma per l'inchiesta 'Cuore Matto', il lungo braccio di ferro con l'Asp di Catanzaro guidata dalla commissione prefettizia e adesso dalla profonda crisi di liquidità. Tanto da "non riuscire a pagare nemmeno l'ultima bolletta della luce", dice una fonte qualificata della struttura. Giusto un paio di mesi di pausa dalla bagarre, fatta di sit-in e veementi polemiche. Non fosse altro che in ballo c'è la sopravvivenza di un'eccellenza e la salvaguardia di centinaia posti di lavoro. Un limbo dettato da più fattori. Il cambio al vertice dell'Azienda sanitaria provinciale (adesso c'è un dg facente funzioni e non più la terna prefettizia), l'innegabile attesa elettorale (un'amministrazione regionale nel pieno delle funzioni è sicuramente più incisiva di una a termine e precaria) e infine il tentativo di vendere ad un altro privato. Proprio su quest'ultimo aspetto, nella lettera ai dipendenti in cui il CdA annunciava la sospensione delle attività sanitarie, un passaggio è stato preclaro: "la Proprietà ha tentato diverse interlocuzioni per nuove partnerships che tuttavia non sono state efficaci". Tradotto, almeno in questo momento non si vende più. Non si dice che i tentavi erano più che altro di una parte della proprietà (non della totalità) e che, da un punto di visto economico, vendere adesso, cioè nel punto più basso della storia della clinica e con un valore sensibilmente deprezzato, non sarebbe stato un grande affare.
Vendita per adesso scansata, nuovo presidente della Giunta regionale (che sulla sanità pare avrà parecchi più poteri dei suoi predecessori) e nuova guida dell'Asp di Catanzaro. Cambiato lo scenario, il Sant'Anna Hospital torna alla carica. E' indubbio però che per risolvere la crisi di liquidità il passaggio necessario è quello con l'azienda sanitaria provinciale. Il dg f.f. è Ilario Lazzaro che, fino a prova contraria, nel corso della gestione della terna prefettizia era comunque il direttore sanitario che ha espresso i pareri favorevoli agli atti più 'crudi' sulla struttura catanzarese. Provvedimenti di apertura al S. Anna Hospital sarebbero una sconfessione dell'operato della commissione prefettizia e in parte di quanto lo stesso Lazzaro ha, amministrativamente, avallato. Di certo si può sempre cambiare idea o comunque trovare una soluzione per far sopravvivere la clinica, ma indubbiamente questo legame con il passato è un elemento che gioca un ruolo. Da quanto appreso, lo spiraglio attuale filtrato dall'Asp è quello di un imminente incontro alla presenza della società Opera, a cui è collegato il famoso pignoramento da oltre 17 milioni di euro che è di fatto il motivo per cui il Sant'Anna Hospital, ad oggi, non può pagare nemmeno una siringa. Ma la clinica non sembra affatto intenzionata a sedersi a questo fantomatico tavolo a tre. Dunque, il braccio di ferro si preannuncia piuttosto arcigno.
Essendo in battaglia s'indossa l'elmetto. Al netto dello strascico giudiziario su cui ci dovrebbero essere novità nei prossimi giorni e che potrebbero rimescolare ancor di più le carte sul tavolo, la posizione del Sant'Anna Hospital è: "se mi hai bloccato 17 milioni di euro, io ne avanzo ben 31". Come si arriva a 31? 6,4 milioni sono per una sentenza (in Corte di Appello di Catanzaro) favorevole alla struttura e non ancora liquidata perché il decreto Milleproroghe ha sospeso fino al 31 dicembre di quest'anno i provvedimenti di ottemperanza nei confronti delle aziende sanitarie; 1,5 milioni sono somme ancora da svincolare e 23 milioni di euro sarebbe l'ammontare delle prestazioni rese nel 2020. Ecco perché dalla clinica insistono: "Avanziamo una bella cifra, pur considerando i 17 milioni che sono stati comunque un errore dell'Asp". Il nodo è quindi sempre quello degli scorsi mesi: soldi per dare linfa alla clinica. Il quadro generale è cambiato ma il futuro è tutto da decifrare. L'impressione è che non risolverà in fretta, quindi sta per cominciare un nuovo autunno caldo per il Sant'Anna Hospital.
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