S. Caterina dello Jonio. Con Mimmo nel suo orto a km zero dove si "combatte" la nociva insicurezza alimentare

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images S. Caterina dello Jonio. Con Mimmo nel suo orto a km zero dove si "combatte" la nociva insicurezza alimentare

  20 giugno 2021 10:02

di GIANPIERO TAVERNITI

Immersi non in una filiera, ma bensì in un orto a km zero di un contadino della fascia Jonica catanzarese, precisamente a S.Caterina dello Jonio, con Mimmo, un "calabrese d.o.c." che per hobby coltiva la terra, tutelandola, non abbandonandola, non mettendola a rischio di incendio, la pulisce, la coltiva e con tanta passione  competenza maturata in tantissimi anni, ricava prodotti gustosi sani e non contaminati di pesticidi, medicinali  basandosi sulla qualità da portare a tavola .

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Tanti piccoli produttori, sostenuti, non solo potrebbero portarci prodotti sani che uniti nella passione che li porta a coltivare la terra  di fatto diventeranno tante operative sentinelle che tuteleranno la nostra terra .Una green -immersion da terroni che non solo ci porta salute e benessere, dal consumo di questi prodotti, ma di fatto nel dialogo ci fornisce certezze sulla mutazione dell'eco sistema  che deve farci sempre più riflettere ed agire. Positività da incentivare, da non perdere anzi da unire, perché solo l' unione dei piccoli agricoltori, farà la differenza, assieme alla grande filiera e ai consorzi, si potrà aumentare il prodotto agricolo e non sarà più necessario importare prodotti di dubbia provenienza e con discutibili controlli sulla sicurezza alimentare .

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Il futuro sarà attuare una politica di export di prodotti di nicchia sul mercato Ue che oggi più che mai cerca la bontà e la qualità degli stessi, a differenza delle politiche superate dove si cercava la grande quantità, il business, senza badare alla qualità. Con prodotti Italiani di qualità, proposti a dovere, si potrà sbaragliare la concorrenza sleale extra europea che detiene la competitività, ma calpesta la qualità che di sicuro, non farà altro che calpestare il nostro futuro, facendoci cadere nella più minacciosa e nociva insicurezza alimentare.

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