di SABATINO NICOLA VENTURA
A Catanzaro, nel 2022, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, la “coalizione” di Centro-Sinistra ha subito una sonora sconfitta. Hanno vinto con larghissimo margine, in numeri e percentuale, le coalizioni e le liste, variamente presentatesi, di Centro- Destra (direi in sostanza di Destra). Ma nessuno dei candidati a sindaco, sostenuti da quelle liste, ha vinto. Èsuccesso che, per circostanze particolari, il candidato a sindaco della coalizione di Centro-Sinistra, il prof. Nicola Fiorita, ha trionfato al ballottaggio, superando il Prof. Avv. Valerio Donato, candidato da una coalizione eterogenea, prevalentemente di destra. La vittoria di Fiorita, ritenuta impossibile durante la campagnaelettorale (molti pronosticavano la vittoria di Donato, con ampio margine, già al primo turno) ha scompaginato ogni pensabile ordinamento lineare. Il Sindaco eletto, ma senza maggioranza consiliare, ha iniziato a ricevere, sin dal giorno della vittoria, dalle forze politiche di destra ogni possibile attacco, volto a presentarlo quale “abusivo” e nella “oggettiva” impossibilità di poter governare; sono iniziate, da più parti, le richieste, che ancora continuano, di sue dimissioni e di ritorno alle urne.
Fiorita, atteso che la normativa consente ai sindaci di accettare il verdetto delle urne e di amministrare, pur senza un numero maggioritario di Consiglieri eletti nella loro Coalizione, decise, senza alcun tentennamento, di dare vita alla Giunta e di presentarsi al verdetto del Consiglio Comunale. Così è stato. A sostegno del Sindaco è corso l’Avv. Antonello Talerico, anch’egli candidato a sindaco, bocciato dall’elettorato, ma eletto Consigliere Comunale grazie alla legge elettorale, che consente ai candidati a Sindaco non eletti di entrare in Consiglio Comunale, purché raggiungano una determinata percentuale di voti. Con la Coalizione di Talerico sono stati eletti altri Consiglieri Comunali che si sono collocati a sostegno di Fiorita.
L’accordo fra Talerico e Fiorita, in verità, era già avvenuto al ballottaggio. (compromesso che, sul piano politico ho valutato gravemente sbagliato). Parteggiamento che, tuttavia, non ho notizie diverse, mai è passato attraverso l’avallo di organismi di partito, certamente non del Partito Democratico. Intesa che a sinistra ha creato tanto disappunto. Ritengo che Talerico avesse capito che allo spareggio, visto l’insuccessoregistrato al primo round dell’altro candidato a sindaco concorrente, vista la situazione politica, e il diverso Appeal fra gli elettori dei duellanti, che avrebbe vinto Fiorita, per come, d’altronde, tutti gli analisti avevano previsto. Penso, però, che il duello con Valerio Donato, Nicola Fiorita l’avrebbe vinto anche senza il sostegno di Talerico, basta fare un semplice ragionamento politico e anche aritmetico. Fiorita non aveva alcuna “necessità” di compromettersi con Talerico. Anzi ritengo, che l’alleanza l’abbia danneggiato, non contribuito alla vittoria. (Tanti esponenti ed elettori di sinistra non hanno accettato l’accordo, ed hanno votato per Fiorita con meno entusiasmo, e in parecchi non sono andati a votare).
Purtroppo questo grave errore politico ha molto condizionato il dispiegarsi di una politica più coerentealle scelte, anche culturali, di Fiorita e del Centro-Sinistra. Ora Fiorita e il Centro-Sinistra hannofinalmente rotto l’innaturale accordo, e la nuova Amministrazione Comunale potrà iniziare a navigare con maggiore corrispondenza.
Fiorita adesso, con urgenza, dovrà chiudere con una manfrina: la minaccia di dimissioni, ciarlata d’alcuni Consiglieri Comunali, allo scopo di provocare lo scioglimento dell’Assise cittadina. È una intimidazione che reputo “irrealizzabile”, e che gli stessi proponenti non hanno alcun interesse a conseguire. Sanno bene che le dimissioni di singoli o di alcuni non comporterebbe tale evento. Infatti, lo scioglimento del Consiglio Comunale di Catanzaro potrà avvenire soltanto con la contemporanea dimissione di almeno diciassette Consiglieri, innanzi al Segretario Comunale. Le dimissioni di un singolo Consigliere o di un numero inferiore a diciassette, obbligherebbe il Segretario Comunale a procedere subito alla loro surroga, e sostituirli con i primi dei non eletti. Non credo, perciò,che ciò mai avverrà. Allora basta con questa insistenza che ha, stando alla realtà, solo dell’imbecillità politica.
Acquisterebbe, invece, a mio avviso, grande forza politica la presentazione delle dimissioni del Sindaco Fiorita, atto che non avrebbe immediata efficacia (possono essere ritirate entro un mese). Fiorita, se lo facesse, stopperebbe un’altra manfrina: la scioccarichiesta di sue dimissioni. Recupererebbe pienamente la possibilità di andare avanti, senza più sentire, da chi vuol giocare, quest’altra politicamente insensata proposta.
Fiorita, da dimissionario, si dovrebbe presentare in Consiglio Comunale e chiedere la fiducia sulla base di precise proposte di attività amministrative da realizzare nel tempo del suo mandato. La bocciatura porterebbe, ovviamente, allo scioglimento del Consiglio a causa delle dimissioni del sindaco, che manterrebbe. Evento sicuramente inverosimile. Fiorita, che otterrebbe la fiducia, si libererebbe di quest’altra balorda richiesta. La città avrebbe, ritengo, un più normale prosieguo della sindacatura e dell’Amministrazione nel suo complessoda valutare nel merito, nel concreto del lavoro svolto e giudicarla alla fine del mandato. S’interromperebbero le richieste di dimissioni del Sindaco o del Consiglio Comunale, che sono, palesemente, proposte al solo scopo d’ingannare i cittadini, e spostare l’attenzione dai veri problemi da risolvere. Tali idee si chiamano distrazioni di massa: la destra è molto brava nel farlo.
Detto questo, bisognerà ora sanare un peccato originario della prima Amministrazione Fiorita, che risale all’innaturale alleanza con Talerico, e che ha direttamente e indirettamente determinato la sospensione del confronto e dello scontro politico in città. L’accordocon Talerico ha “impedito” al Centro-Sinistra di svolgere la propria azione politica e culturale. Oggi, con la nuova Giunta, potrà, direi, dovrà aprirsi un nuovo capitolo.
Ritengo importante, anche per sostenere pienamente la nuova Amministrazione Comunale, che riparta l’attività politica dei partiti e delle formazioni di sinistra e di Centro-Sinistra a Catanzaro, da troppo tempo scarsamente presenti.
Per quanto sta facendo l’estrema destra in Italia, in Europa e nel mondo, ma anche in Calabria, si pone con urgenza un impegno straordinario di contrasto ai disvalori che oggi contaminano la mente e il cuore di tanti. La sinistra e tutte le forze democratiche che si richiamano alla Costituzione, hanno l’obbligo politico, morale ed umano di fare fronte comune. Un ritorno fra i cittadini, con idee e proposte chiare, molto diverse da quelle propugnate dalla destra, è necessario per recuperare un rapporto, attraverso i valori storici e nuovi che sono propri caratterizzanti della sinistra e di ogni formazione democratica/progressista.
Ritengo indispensabile e urgente costituire un tavolo con ogni soggetto politico collocato contro questa destra, compreso ogni associazione disponibile all’impegno per un rilancio, attraverso le giuste proposte di riscatto della Calabria e della solidarietà, nell’ambito dell’azione più generale dell’opposizione alla destra in tutta Italia.
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