“È veramente intollerabile che si possa commentare negativamente l’azione giudiziaria portata avanti da un valente ed intransigente magistrato e da una Procura coraggiosa ed anche la libertà di stampa per un libero commento a tali indagini! La fragilità delle lamentele è tale che appare veramente incomprensibile. Sembra essere ritornati a tanti anni orsono allorquando si contestava una metodologia, ma non si rifletteva sulla sostanza delle conseguenti gravi scoperte. Ora si contesta al Procuratore Gratteri di aver fatto intendere di chissà quale indagine vi sia ancora e che tale mancata risposta possa creare un clima di allarmante gravità. A tali inconcepibili affermazioni voglio solo ricordare che la Calabria e l’Italia intera sono stati distrutti dalla corruzione e dagli intrecci tra la criminalità organizzata, la politica e l’imprenditoria. Elementi questi che hanno completamente bloccato una possibile crescita della nostra regione, obbligando tanti giovani ad andare via. Danni gravissimi che, però, non vengono nemmeno esaminato”. Lo dice Giacomo Saccomanno, Commissario Regionale Lega.
“D’altro canto, scagliarsi contro chi ha evidenziato tale quadro, si allarmante, e come buttare avanti le mani! Eppure, tale attacco proviene da coloro che ben conoscono le regole del processo! La Procura fa delle indagini e se ritiene che vi siano degli elementi di rilevanza penale procede a formulare le proprie richieste. Queste vengono vagliate da altri magistrati terzi che, se ne ravvedono le condizioni, procedono ad accogliere o negare le richieste. Poi a seguire i tanti mezzi impugnatori che garantiscono l’indagato o l’imputato. Quindi un sistema che non pare sia stato violato, con l’evidente conseguenza che gli attacchi portati avanti appaiono solamente strumentali. Le ragioni di tale strumentalità non le vogliamo conoscere anche se potrebbero rappresentante un qualcosa di veramente grave ed allarmante. E proprio gli indicati provvedimenti di scarcerazione segnalati dalle Camere penali stanno a dimostrare -anche se in parre non vere per estensione- che il sistema processuale italiano regge e non è condizionato da nulla e da nessuno. La Lega, comunque, ritiene che, le persone per bene e che hanno subito pesanti azioni intimidatorie da parte della criminalità organizzata e dal sistema denunciato non solo dalla Procura di Catanzaro, debbano stare accanto al Procuratore Gratteri ed ai Magistrati che lo affiancano ed alla libera stampa, e che debbano, invece, essere condannati decisamente tutti i tentativi di condizionare la libera ed autonoma azione degli inquirenti e dei giornalisti che non si piegano ad interessi diversi”, conclude Saccomanno.
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