Salone del libro di Torino, per la serie 'Grandi voci e note classiche' l'autobiografia del tenore Fabio Armiliato

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images Salone del libro di Torino, per la serie 'Grandi voci e note classiche' l'autobiografia del tenore Fabio Armiliato
Fabio Armiliato
  16 maggio 2024 10:01

di MARIA PRIMERANO

Per la serie Grandi voci e note classiche è di scena al Salone del libro di Torino il tenore internazionale Fabio Armiliato che nello stand Liguria presenta la sua autobiografia. Un appuntamento dedicato alla musica e alle grandi voci liriche questo, che rende protagonista, in tale circostanza in veste di scrittore, l’artista, e dà battesimo al suo libro:  Una vita in canto- L’alchimia della voce- De Ferrari Editore.

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Fabio Armiliato, genovese di nascita, dal 2018 Ambasciatore di Genova nel Mondo, festeggia quest’anno i 40 anni di carriera. Il testo si presenta, dunque, come un excursus della vita, corredato da molte fotografie e ricco di aneddoti.

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Armiliato, dalla figura elegante e del piglio deciso, racconta schiettamente al Salone di sé, della sua carriera nei più prestigiosi teatri del mondo – Usa, Canada, Argentina, Giappone… - della sua vita artistica e privata, del legame artistico e sentimentale con il soprano Daniela Dessy, e ricorda inoltre alcuni episodi che lo hanno reso molto popolare, come quello relativo al  famoso incidente accaduto a Macerata nel 1995 durante una rappresentazione di Tosca in cui rimase veramente fucilato sulla scena e quello relativo alla partecipazione al film di Woody Allen - To Rome with Love- in cui recitava il ruolo del tenore che canta sotto la doccia.

E ancora, racconta la terribile esperienza vissuta sul palcoscenico che lo vide assistere alla morte del Maestro Giuseppe Sinopoli, quindi rammenta l’insegnamento e l’interesse per le scienze umanitarie e geopolitiche, la visione del mondo attuale e lo scadimento dei valori.

Una presentazione brillante, che del tenore lascia trasparire grande sensibilità e umanità, accompagnata alle spalle dalle immagini della carriera e della vita privata, e che si conclude trionfalmente con le note di una delle più famose arie nella storia del Melodramma: da Puccini,Turandot, Nessun dorma. Emozionante davvero.

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