Un colpo di coda: la commissione straordinaria dell'Asp di Catanzaro vuole rifare l'atto aziendale tagliando delle "teste", e rimodulando la collocazione di numerose unità operative. La delibera dà disposizione al neo arrivato direttore amministrativo Francesco Marchitelli (peraltro il primo atto che firma dalla nomina) di rivoltare le fondamenta amministrative dell'Asp. Una decisione blindata visto che la terna commissariale (Luisa Latella, Franca Tancredi e Salvatore Gullì) ha già indicato per nome e cognome i cambiamenti.
I TAGLI E LE NUOVE COLLOCAZIONI DELLE UNITA' OPERATIVE- Tagliato il dipartimento Staff, al momento guidato dalla "mente" dell'Asp Carmine dell'Isola e di conseguenza anche il "Servizio Tecnico" incardinato all'interno. Dell'Isola è direttore anche di "Programmazione e controllo" che finisce sotto l'ombrello della direzione strategica aziendale. Dall'1 giugno cala la scure altresì su "Gestione Totale della Qualità". Poi c'è l'indicazione di collocare le unità operative semplici "Formazione e Accreditamento" e "Urp e Comunicazione" rispettivamente all'interno di "Gestione risorse umane" e Affari generali a cui si ricondurranno anche gli uffici di "Prevenzione della Corruzione e Trasparenza" e "Protezione dei dati". "Monitoraggio e controllo attività di ricovero" finirà nell'area della direzione strategica aziendale, come anche "Ingegneria clinica". Il "Servizio infermieristico", invece, finisce sotto l'ala della direzione sanitaria. Viene creata l'unità operativa dipartimentale "Fisica sanitaria" che sarà guidata da un dirigente fisico, che avrà al suo interno la funzione di "Gestione dei sistemi informativi e reti". Sotto la direzione sanitaria aziendale saranno posti il "Cup" e la "direzione medica di presidio unico", mentre "Affari Legali" sarà dentro la direzione amministrativa.
I RISPARMI PER IL DISAVANZO "MONSTRE"- Da questa operazione di taglia e cuci, la commissione straordinaria pensa si otterranno risparmi a partire dal taglio del dipartimento Staff per poter ridurre il disavanzo, che nel previsionale lievita attorno a -53 milioni di euro. La scorsa settimana, la terna prefettizia che guida l'Asp aveva deciso una sforbiciata sull'indennità dei direttori di dipartimento. Una modifica unilaterale dei contratti, che potrebbe indurre alcuni anche a decidere per anticipare la quiescienza. Era solo l'antipasto alla "riforma" dell'atto aziendale. (g.r.)
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