Salvini a Sellia Marina: “La gente vuole ospedali e strade, non discussioni su Gaza”

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images Salvini a Sellia Marina: “La gente vuole ospedali e strade, non discussioni su Gaza”

  01 ottobre 2025 18:26

di FILIPPO COPPOLETTA

“Parlate di Calabria, non di Palestina o Ucraina. La gente qui vuole strade, ospedali, scuole. Se nelle Marche la sinistra ha perso di otto punti dopo aver chiesto di votare per riconoscere lo Stato palestinese, qui Tridico perderà per 16 punti”. Sono le parole che il vicepremier Matteo Salvini rivolge ai sostenitori della Lega riuniti a Sellia Marina per l’ultima tappa del tour elettorale calabrese del leader del carroccio in vista del voto per le regionali.

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Presenti diversi tra i candidati nelle file della Lega, su tutti il Presidente del Consiglio uscente, Filippo Mancuso, insieme ai colleghi di partito Mormile (a capo della Provincia di Catanzaro) e dal primo cittadino locale, Placida.

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Nel lungo discorso, il ministro dei Trasporti ha difeso il suo operato sottolineando come i cantieri aperti in Calabria valgano “22 miliardi di euro, una cifra mai vista prima”, e ha ribadito che “non si tratta di promesse, ma di opere già avviate”. Parlando di storiche incompiute e del progetto del Ponte sullo Stretto, Salvini ha insistito: “Evidentemente non dobbiamo giustificarci noi se arriva uno da Milano e sta dando l’anima per dare a calabresi e siciliani quello che è un diritto: viaggiare più veloci e spendere meno”, ponte che - ha affermato - sarà sì finanziato con i contributi i Calabria e Sicilia ma che peserà in gran parte sul bilancio dello Stato, chiudendo la polemica sulla frase pronunciata nelle Marche.

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Il leader leghista ha poi allargato lo sguardo al Mediterraneo, parlando della crisi internazionale: “Stiamo cercando di portare avanti una pace con il piano di Trump, accettato anche da Netanyahu e sostenuto dal Santo Padre. Ma intanto ci sono in mare barche a vela che si infilano in acque internazionali in pieno teatro di guerra. Queste persone non hanno a cuore i bambini di Gaza o la consegna dei medicinali: sono partiti per fare casino. E qualcuno in Italia, come Landini, ha persino minacciato scioperi generali a sorpresa in difesa di queste navi”.

 

Accuse dirette anche al campo largo. “La sinistra dice che questo voto è contro il governo. Io rispondo: parlate di Calabria, non di Palestina o Ucraina. La gente qui vuole strade, ospedali, scuole. Nelle Marche hanno perso di otto punti dopo aver chiesto di votare per riconoscere lo Stato palestinese, qui Tridico perderà per 16 punti. La gente non ne può più di chi pensa ad altro invece che ai problemi di casa nostra”.

Infine, l’appello al voto, condito da un paragone calcistico. “È vero che siamo in vantaggio, ma la partita finisce quando l’arbitro fischia. Non fate come a Istanbul, Milan-Liverpool, 3-0 a fine primo tempo e poi sappiamo com’è andata. Dipende da quanta gente va o non va a votare. Domenica non state a casa: chi si astiene è il primo che poi lunedì si lamenta”.

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