Nella sala consiliare del Comune di San Ferdinando, gentilmente concessa dal Sindaco, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, nei giorni scorsi, hanno incontrato una nutrita rappresentanza di anziani, con l’obiettivo di incrementare la consapevolezza delle possibili truffe e delle modalità d’ingresso nelle abitazioni da parte dei malintenzionati.
I militari presenti, con esempi concreti, hanno illustrato cosa è opportuno fare e come regolarsi, in presenza di situazioni potenzialmente pericolose per gli anziani, da sempre considerati a rischio in qualità di bersagli prediletti per furti e truffe.
L’obiettivo, quello di mettere in guardia l’uditorio sul rischio di riporre la propria fiducia nelle mani di sconosciuti dalle varie modalità di truffe che possono presentarsi: dal sedicente avvocato che telefona chiedendo soldi per un incidente occorso al figlio dell’anziana, al finto tecnico che invita a lasciare l’appartamento per una fuga di gas, o ancor di più a incontri indesiderati su strada di malintenzionati che si avvicinano spacciandosi per amici dei familiari dell’anziana vittima, al fine di richiedere soldi con le scuse più disparate o mostrandosi amichevoli, con lo scopo invece di trafugare con destrezza la collanina o magari il portafogli.
Si è passati poi alla descrizione della cosiddetta truffa dello specchietto, una pratica semplice ma micidiale. Si verifica quando il malvivente finge che il suo specchietto sia stato rotto dalla vettura in marcia della vittima scelta, in modo da farsi dare i soldi in contati per riparare il danno. È una scelta “furba” per truffatori perché lo specchietto è in assoluto la parte più sporgente dell’auto e quindi l’estremità più scelta.
Tutte le persone presenti, sono apparse molto interessate agli argomenti trattati e qualcuno si è lasciato andare anche al racconto di esperienze personali vissute, in linea proprio con gli esempi fatti dai Carabinieri.
L’incontro, s’inserisce sempre nell’ambito delle iniziative dell’Arma dei Carabinieri, volte a diffondere ed accrescere la cosiddetta cultura della prevenzione, con il fine ultimo di evitare situazioni potenzialmente rischiose e disagi soprattutto nei confronti dei soggetti considerati più vulnerabili.
In ultimo, è stata ribadita dai militari l’opportunità qualora se ne avesse necessità di contattare sempre il 112, numero d’emergenza attivo h24 al quale poter segnalare ogni situazione ritenuta “strana”, senza aver timore di disturbare o sentirsi giudicati.
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