San Floro dice no alla violenza sulle donne con una tavola rotonda dell’Associazione Fiabiparl

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  25 novembre 2025 07:14

Si è tenuto con successo domenica 23 novembre alle ore 16:00 un incontro che ha riunito esperti, educatori e membri della comunità per affrontare due fenomeni sociali urgenti: la violenza contro le donne e il bullismo. Dopo i saluti e i ringraziamenti di Maria Carmela Bonaparte, Presidente dell’Associazione ospitante e forte promotrice dell’iniziativa, si è aperto un acceso dibattito. Non sono mancati i saluti del Presidente territoriali dell’Arci Catanzaro Diana Costanza e il Rappresentante dell’Arci, sempre sensibili a tali tematiche e presente alle iniziative proposte.

L’evento ha analizzato in profondità le radici della violenza. Come sottolineato dai relatori, tra cui l’Avv.ssa Rita Parentela che nel suo intervento ha evidenziato come il quadro normativo attuale preveda strumenti fondamentali per tutela delle vittime ma abbia ancora bisogno di essere applicato con continuità, formazione e coordinamento tra istituzioni e servizi territoriali. Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire percorsi protetti, tempi certi e reale protezione alle donne che denunciano, ricordando come la paura di non essere credute o adeguatamente tutelate resti una delle principali barriere all’emersione del fenomeno. Nel finale del suo intervento ha ribadito che la risposta alla violenza di genere deve essere necessariamente collettiva e sistematica, mai lasciata sulle spalle delle singola vittima.

La Prof.ssa Anna Lucia Branca, Presidente dell’Associazione Carlo Caruso APS, “Non si nasce violenti ma lo si diventa. La violenza non è un tratto innato ma il risultato di una complessa interazione di fattori sociali, culturali e ambientali in cui gli individui crescono e si sviluppano.

La Responsabile di Assistenza e Vita Catanzaro Rita Leone con il suo intervento ha messo in luce le Caregiver, spesso donne e spesso sole, affrontano violenze troppo a lungo ignorate: maltrattamenti, pressioni psicologiche, ricatti economici e abusi che avvengono nel silenzio delle case. A chi si prende cura degli altri mancano ancora tutele reali, contratti sicuri e canali protetti per chiedere aiuto. Rendere visibile questa violenza sommersa è il primo passo per garantire dignità, protezione e diritti a chi ogni giorno sostiene la fragilità altrui.

Di particolare rilevanza è stata la partecipazione di persone che hanno condiviso la propria testimonianza personale su abusi e violenze subite, offrendo un contributo diretto ed emotivamente forte al dibattito.

Tra le varie Associazioni presenti anche Linea Jonica rappresentata da Andrea Bressi che ha espresso la volontà di fare rete continuando il dialogo intrapreso.

Dal dibattito si è arrivati a conclusione che l’adolescenza rappresenta una finestra critica per l’apprendimento di modelli comportamentali sani. Non possiamo limitarci a curare le ferite della violenza ma dobbiamo estirparne le cause. La scuola, la famiglia e le istituzioni locali devono collaborare per cercare di creare con gli adolescenti un ecosistema di supporto che valorizzi la non violenza come principio fondamentale di convivenza civile, per costruire una società futura libera dal bullismo e dalla violenza di genere. Il cambiamento parte dalle nuove generazioni.

Nei saluti finali, l’Associazione Fiabipark ha dichiarato che non intende fermarsi a questa importante discussione ma guarda avanti a prossime iniziative “il nostro impegno è ora quello di trasformare la consapevolezza in cambiamento reale. Invitiamo la comunità, le istituzioni e gli sponsor a unirsi a noi in queste iniziative cruciali per proteggere e formare le generazioni future”.


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