San Floro rivive il Settecento attraverso i documenti notarili

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  11 agosto 2025 12:17

Un affascinante viaggio nella storia di San Floro ha preso forma grazie a un convegno storico dedicato agli atti notarili del XVIII secolo, tenutosi nella sala “Nicolino Pugliese” dell’antico palazzo Pugliese. L’incontro, moderato da Mario Mauro, presidente dell’Associazione Guide Turistiche Calabria, ha visto la partecipazione di importanti studiosi e professionisti, tra cui lo storico locale Ernesto Lamanna, Monica Meccoli dell’Archivio di Stato di Cosenza, la notaio e ricercatrice universitaria Francesca Gallelli, e l’attrice e narratrice Anna Lidia Rao.

I saluti di apertura sono stati affidati a Teresa Cosentino, presidente della Pro loco, e al sindaco di San Floro, Bruno Meta. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di iniziative simili per rafforzare il legame della comunità con le proprie radici storiche, evidenziando come lo studio degli atti notarili offra un’occasione unica per riscoprire l’identità collettiva del paese.

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Il convegno ha rappresentato un momento culturale di grande valore, aprendo una finestra sulla vita sociale, politica e religiosa della San Floro del Settecento attraverso l’esame di documenti provenienti da otto notai locali. Questi testi hanno svelato aspetti di una società caratterizzata da contrasti tra nobiltà e povertà, debiti e privilegi, tasse e patrimoni.

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Un’attenzione particolare è stata riservata all’emergere di nuove classi sociali, come artigiani e proprietari terrieri, e al ruolo crescente di figure professionali quali avvocati, notai e religiosi. Le relazioni di Meccoli, Gallelli e Lamanna hanno offerto spunti ricchi di approfondimento: in particolare, Lamanna, grazie all’analisi delle carte custodite nell’Archivio di Stato di Catanzaro, ha contestualizzato la storia locale nel più ampio scenario del Regno di Napoli, con riferimenti a Squillace, nota per la sua diocesi e per le famiglie feudali dei Borgia e degli Strivieri.

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Durante l’evento è stata discussa la storia politica, feudale e religiosa di San Floro, con particolare attenzione agli organi di governo locali. Tra i documenti citati figurano un contratto matrimoniale che descrive la stratificazione sociale dell’epoca e un atto di compravendita terriera.

Interessante è stata anche l’analisi dell’Universitas cittadina tramite gli scritti del notaio Caccavari, che narrano la tradizione del voto di penitenza della prima domenica di maggio, celebrato fin dal 1765.

Infine, la dottoressa Gallelli ha illustrato il valore storico della figura del notaio, mentre Monica Meccoli ha approfondito il ruolo fondamentale degli archivi nel conservare e trasmettere la memoria storica.

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