L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, in occasione della Festa di San Giorgio, ha consegnato un’opera pittorica dell’artista Cristina Benedetto al Comune di San Giorgio Morgeto. "La consegna è stata ufficializzata - spiega una nota dell'associazione - nell’ambito di una solenne celebrazione presso la Chiesa dell’Assunta nell’ambito degli eventi religiosi organizzati per questo momento di fede che riunisce la comunità di San Giorgio".
Nel quadro, dice l’artista, "ho trasmesso i miei colori ionici per esaltare all’interno del realismo magico del Mediterraneo, la classica rappresentazione del Santo. Livoti si è soffermato sull'iconografia di San Giorgio che, spesso compare con l'epiteto tropeoforo (il vittorioso). Nel Medioevo la lotta di san Giorgio contro il drago divenne il simbolo della lotta del bene contro il male e, per questo, il mondo della cavalleria vi vide incarnati i suoi ideali. La leggenda di san Giorgio, infatti, esemplifica la lotta del bene contro il male, sul modello della battaglia condotta dall’arcangelo Michele, così come è descritta nel libro dell’Apocalisse: testo dal quale, presumibilmente, è tratta anche l’immagine del drago. Ma è anche la narrazione figurata dell’evangelizzazione dei popoli pagani nei primi secoli del cristianesimo, operata attraverso la testimonianza dei “martiri”, appunto.
Senza dimenticare che, al tempo delle crociate, la figura del santo cavaliere divenne facilmente il patrono di quanti si dedicavano all’impresa di riconquistare i luoghi santi, con corporazioni e perfino intere nazioni che si misero sotto la sua protezione, dall’Inghilterra all’Etiopia. Benedetto ha riunito in un unico momento pittorico, la veduta dello Stretto di Messina con l’immagine del Santo che primeggia per dimensione e simbologia universale, quasi tra riconoscibilità e stilizzazione in una geografia di un luogo mitico.
L’opera, consegnata dal direttivo Muse all’amministrazione comunale è stata benedetta dal parroco don Antonino Sorrentino che si è soffermato sull’eterna lotta tra bene e male, esaltata dalla figura del drago e del cavaliere: tali simboli possano essere monito per tutti. L’evento si è concluso con una intensa preghiera a San Giorgio della scrittrice e poetessa reggina Clara Condello, che con le sue parole richiama Giorgio come testimone della fede e martire del coraggio contro il maligno che fa diventare ognuno di noi cavalieri intrepidi per camminare nella fede.
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