Nel corso fine settimana, i carabinieri di tutta la provincia hanno intensificato i servizi di contrasto alla produzione di stupefacenti, con l’indispensabile ausilio dello Squadrone “Cacciatori”, fiore all’occhiello dell’Arma calabrese nei servizi che prevedono l’infiltrazione nelle aree di più difficile controllo del territorio. A San Luca, i militari della Compagnia di Bianco, hanno rinvenuto una piantagione di 32 piante di canapa indiana. Nell’occasione è stata accertato la responsabilità di un cinquantacinquenne del luogo, avrebbe predisposto un vero e proprio sistema di irrigazione per curare le piante, le quali, al momento dell’intervento dei carabinieri, erano già alte due metri e dalle quali sono state estratte (e sequestrate) infiorescenze per circa sei chili. Determinante, per pizzicare l’uomo durante le fasi della coltivazione, è stato l’utilizzo di una telecamera, oltre ovviamente alla costante attività di osservazione dei carabinieri. L’uomo, che adesso dovrà rispondere del reato di coltivazione di stupefacente dinanzi al Tribunale di Locri, è ristretto agli arresti domiciliari.
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