Nel suggestivo scenario della splendida Chiesa seicentesca di Montauro Capoluogo, si svolge ogni anno un evento di grande significato per la comunità montaurese: la liquefazione del sangue di San Pantaleone. In un silenzio assordante, i fedeli si riuniscono per pregare e testimoniare la loro devozione al Santo Medico.
Questo momento di profonda spiritualità unisce i montauresi nella fede e supera ogni distanza, non solo tra il capoluogo e le frazioni della zona a mare, ma anche tra i montauresi sparsi in tutto il mondo. San Pantaleone diventa così il punto di riferimento per la comunità, unendo le persone nella preghiera e nell'amore per il Santo.
Durante la cerimonia, il sacerdote preleva il sangue del martire dallo scrigno che lo contiene. È un gesto solenne e carico di significato, che suscita emozione e commozione tra i presenti. Proprio mentre le lacrime scorrono sulle guance dei fedeli e le preghiere di affidamento risuonano nell'aria, il miracolo si ripete ancora una volta: il sangue di San Pantaleone inizia a liquefarsi.
Questo fenomeno straordinario si verifica dal 1753, quando l'ampolla contenente il sangue del Santo Medico è giunta a Montauro. Da allora, il rinnovo del sangue di San Pantaleone è diventato un momento atteso e caro alla comunità montaurese. Ogni anno, la fede e la devozione dei fedeli si rinnovano, alimentate dalla testimonianza di questo miracolo.
La liquefazione del sangue di San Pantaleone rappresenta un momento di grande spiritualità e di rafforzamento della fede per i montauresi. È un'occasione per pregare, riflettere e ricordare il Santo Medico, che continua a essere fonte di ispirazione e conforto per tutti coloro che credono in lui. Questo evento unisce la comunità montaurese, creando un legame profondo che va oltre le distanze geografiche e le divisioni, e che si estende a tutti i montauresi sparsi per il mondo.
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