Abusi di mezzi di correzione e non più “maltrattamenti contro familiari, conviventi o persone affidate per ragioni di educazione”.
Mira ad una diversa qualificazione giuridica il ricorso in Appello cautelare dell'avvocato Fabrizio Costarella, difensore di una delle due maestre di San Sostene sospese dal servizio per un anno con l'accusa di aver adottato violenze verbali e fisiche nei confronti dei bambini della scuola elementare (LEGGI QUI).
Le azioni della maestra, L.E., sarebbero da considerare come utilizzate "per finalità correttiva e mai sono state attivate condotte violente in maniera arbitraria e gratuita. In più, queste azioni sarebbero state adottate in presenza di comportamenti pericolosi per il bambino e per gli altri compagni di scuola". Insomma: è sempre la finalità correttiva ad essere presente nei comportamenti della maestra, da quanto sostiene la difesa che adesso attende la risposta del Tribunale che dovrà pronunciarsi sulla richiesta della modifica o revoca della sospensione dall'esercizio della professione della maestra.
A L.E. sono contestati 24 episodi, di cui 22, a sentire la difesa, sarebbero da etichettare come condotte finalizzate ad impedirne altre più pericolose per i bambini.
ed.cor.
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