di IACOPO PARISI
Catanzaro ha riscoperto il piacere di vivere il centro storico non solo come scenario, ma come luogo da abitare e condividere. La festa patronale di San Vitaliano si è trasformata in un’esperienza collettiva che ha unito, cultura, convivialità e partecipazione civica, restituendo alla città energia e consapevolezza.
Dal 14 al 16 luglio, il capoluogo ha ospitato una programmazione ampia e articolata, pensata e realizzata dall’amministrazione comunale con l’intento preciso di offrire una proposta multidisciplinare. Dalla musica al teatro, dall’artigianato al food, dai workshop tematici alle esposizioni culturali, ogni ambito è stato coinvolto con l’obiettivo di costruire un percorso inclusivo, capace di parlare a pubblici diversi e di valorizzare le molte anime del territorio.
A colpire è stato il grado di coinvolgimento: non solo per l’ottima risposta in termini numerici, ma per la qualità della partecipazione, fatta di attenzione e curiosità. Il centro storico è stato attraversato da migliaia di persone che hanno vissuto ogni momento della festa con autentico entusiasmo. Un doppio percorso enogastronomico ha rappresentato uno dei punti di forza dell’evento: da un lato, l’International Street Food, che ha attratto oltre 30mila presenze e trasformato Corso Mazzini in un laboratorio di sapori dal mondo; dall’altro, il percorso identitario curato dagli esercenti locali, che ha valorizzato la cucina del territorio con ottimi riscontri sia in termini di partecipazione che di vendite.
Non meno significativa è stata la presenza degli artigiani e dei produttori locali, che hanno popolato le aree espositive restituendo un'immagine viva e autentica di una Catanzaro capace di coniugare tradizione e creatività.
Sul versante artistico, grande successo hanno riscosso gli spettacoli serali in Piazza Prefettura, tra cui i coinvolgenti concerti de I Trillanti e di Cosimo Papandrea, che hanno fatto ballare e cantare un pubblico eterogeneo. Il gran finale, andato in scena ieri sera, ha emozionato e divertito con lo spettacolo “Ricordi d’a Ruga”, commedia in dialetto catanzarese scritta da Nino Gemelli e diretta da Francesco Passafaro, messa in scena dal Teatro Incanto. Un racconto intenso e ironico della vita nei vicoli del centro storico – la “ruga” – che ha saputo toccare le corde della memoria collettiva con autenticità e tenerezza.
Le iniziative culturali hanno registrato numeri importanti: le visite straordinarie al Teatro Politeama hanno fatto registrare il tutto esaurito, così come gli appuntamenti promossi da Artemide e le mostre “Velluto e Vitaliano” e “Catanzaro tra storia, tradizione e devozione”, che solo nella giornata di martedì hanno superato le 500 presenze.
Il bilancio è stato positivo anche dal punto di vista economico e turistico. “Solo gli operatori dello street food hanno occupato oltre cento posti letto”, ha sottolineato in una nota l’assessore alle Attività economiche Giuliana Furrer, evidenziando “una ricaduta reale e concreta sul territorio, non solo in termini simbolici ma anche occupazionali e commerciali”. Un impatto che conferma la capacità di eventi ben strutturati di generare valore diffuso, coinvolgendo l’intero ecosistema cittadino, dal commercio alla ricettività.
La riuscita dell’iniziativa è frutto di una rete ampia e articolata, che ha visto lavorare fianco a fianco enti pubblici, operatori culturali, commercianti, associazioni, artisti, tecnici e volontari. Un’alleanza operativa che ha dimostrato quanto sia possibile, oggi, far dialogare mondi diversi uniti da un obiettivo comune: dare valore e centralità alla città.
“Abbiamo dimostrato che Catanzaro può tenere insieme storia, creatività, spiritualità e futuro”, ha aggiunto l’assessore Furrer, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della festa e annunciando la volontà di costruire, partendo da questa base, un format replicabile.
L’amministrazione ha già dichiarato la disponibilità a raccogliere osservazioni e spunti per migliorare le prossime edizioni, consapevole della complessità di un evento che coinvolge tanti livelli diversi, ma convinta della strada intrapresa. “Siamo pronti ad ascoltare, a fare tesoro delle criticità emerse e a lavorare insieme – pubblico e privato – per costruire un format sempre più efficace e condiviso”, ha affermato l’assessore Furrer.
Un messaggio preciso arriva anche dal sindaco Nicola Fiorita, che ha voluto sottolineare il valore civico e simbolico della festa patronale: “Catanzaro ha saputo rispondere con bellezza e civiltà, e per questo abbiamo il dovere di continuare su questa strada, fatta non di parole d’odio ma di cura e responsabilità condivisa”.
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