Sanità, alla Cittadella il Sit in di protesta del Si Cobas: “Assunzione immediata per tutti gli OSS idonei”

di CARLO MIGNOLLI

È iniziato questa mattina alle 9 e terminerà questa sera alle 19 il Sit in dell’Organizzazione Sindacale Si Cobas, per discutere sullo scorrimento delle graduatorie concorsuali per garantire le assunzioni a tempo indeterminato per coloro che sono risultati idonei nel concorso da OSS del comparto regionale della sanità, ma in particolare per l’Ospedale Annunziata di Cosenza.

Così il Presidente del Si Cobas Roberto Laudini: “Siamo qui perché ancora ad oggi, da luglio, non è stata fatta neanche un'assunzione dalle graduatorie degli OSS idonei. Già da due anni è scaduta la graduatoria, che è stata rinnovata e da allora non c'è stata nessuna assunzione. La cosa più grave è che i fabbisogni sono stati fatti, è stato creato un decreto, l’81 DCA del Presidente Occhiuto, nel quale è scritto che verranno assunti tutti. Ancora oggi però non è stato fatta nessuna assunzione. Ma la cosa più grave è che i fabbisogni sono del 2023, e in quell’anno hanno fatto scadere la graduatoria”.

E aggiunge: “Prendiamo per esempio l’Asp di Reggio Calabria che ha oltre 150 assunzioni da effettuare, ma che dovevano fare entro il 2023. Per quanto riguarda l’Annunziata di Cosenza, detentrice della graduatoria, dovrebbe assumere solo 10 OSS, mentre l'Asp di Cosenza 30. Dico dovrebbe perché è tutto fermo, perché purtroppo ci sono le elezioni europee di giugno, guarda caso le assunzioni probabilmente avverranno in questo periodo. Siamo in Calabria, siamo nel sud, la logica è sempre quella di fare campagna elettorale. Siamo sempre in campagna elettorale. Quindi far ricadere le assunzioni in questo periodo di fatto è come fare campagna elettorale. Saremo ricevuti dal direttore del Dipartimento Salute della Regione Calabria Tommaso Calabrò, che spero ci dia una data precisa per queste assunzioni. Noi saremo sempre vigili e denunceremo sempre ogni irregolarità nella nostra sanità pubblica e stiamo cercando di cambiare la mente del lavoratore che deve ribellarsi al padrone quando si subiscono situazioni assurde che nulla hanno a che fare con il mondo del lavoro”.

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