di FRANCESCO IULIANO
Dopo Lamezia Terme, con lo sportello all’interno dell’ospedale cittadino “Giovanni Paolo II” anche Catanzaro si dota di un punto informativo sulla sindrome Fiobromialgica.
Nato da un’idea di Salvatore Bellavista, socio della sezione Aisf di Lamezia Terme (l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica), e sostenuta dalla referente dell’Associazione, Maria Concetta Scerbo, lo sportello si prefigge di sensibilizzare la popolazione attraverso una corretta informazione su una patologia cronica le cui cause, ad oggi, non sono note e per la quale ancora non esiste una cura definitiva.
Nato come punto di riferimento per i fibromialgici e per tutti coloro che vogliono saperne di più sulla sindrome, lo sportello sarà attivo ogni martedì dalle 10 alle 18 previo appuntamento, presso la sede operativa dell’associazione Rosso Peperoncino in via Tommaso Campanella, 107.
"La Fibromialgia - è stato detto - è una patologia caratterizzata da dolore muscolare diffuso, poliarticolare, vertebrale, toracico, associato ad affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria, alterazioni dell’umore, vulvodinia, parestesie sotto forma di formicolii diffusi a tutto il corpo o limitati agli arti, sensazione di punture di aghi, d’intorpidimento o di “addormentamento” di un arto, sensazioni anomale di freddo o di caldo intenso diffuse a tutto il corpo o agli arti, disturbi cognitivi”.
“Quella della Fibromialgia - ha spiegato Maria Concetta Scerbo - purtroppo è una malattia con diagnosi ad esclusione. Prima di capire che si tratti di fibromialgia, a volte, possono passare anche 5/6 anni. Ecco perché uno sportello informativo: per indicare, a chi pensa di soffrire di questa sindrome, il giusto percorso per arrivare ad una diagnosi. Percorso he deve essere tracciato da un medico specialista in reumatologia”.
Allo sportello si potrà accedere gratuitamente, contattando il numero 320 02 77 220 o inviando una e-mail all’indirizzo: fibromialgia.catanzaro@gmail.com. Sarà possibile confrontarsi con i volontari sulla sindrome fibromialgica e, successivamente, avere dei consulti con i medici.
"Per troppo tempo - ha commentato Salvatore Bellavista - siamo stati considerati malati immaginari ed invisibili, ma la fibromialgia è una sindrome dolorosa e complessa che ha bisogno di essere presa in carico sotto più aspetti. L ‘inizio di questo percorso ci dà la speranza che qualcosa inizia a muoversi per noi e, forse, finalmente non ci sentiremo più soli”.
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