“Leo Farella è un bambino di otto anni, in vacanza con i genitori a Tropea, che per un banale incidente ha rischiato di morire. Per una disattenzione è scivolato dal pedalò procurandosi delle contusioni che al momento non sembravano gravi. Dopo un po' di tempo il piccolo ha perso i sensi e i suoi genitori lo hanno trasportato, con la loro auto perché non vi erano autoambulanze disponibili a Tropea, per poi proseguire, vista la gravità della situazione all’Ospedale di Vibo dove i medici gli hanno diagnosticato una grave emorragia interna e gli hanno asportato la milza e un rene salvandogli la vita. E ora è fuori pericolo. Nel deserto della sanità calabrese, dove sono otto mesi che non vediamo nessun fatto concreto per migliorare le cose se non l’aumento degli stipendi dei commissari mentre la medicina emergenza/urgenza continua ad essere uno dei tasti più dolenti per mancanza di risorse umane spicca la grinta, la bravura e la determinazione di medici ed operatori sanitari che si battono ogni giorno contro la morte. Professionisti da premiare, Presidente Occhiuto perché sono loro e non la sua giunta, con professionalità e abnegazione che offrono, ancora, la possibilità di dare risposte efficaci nella nostra Sanità”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.
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