Chi sfora troppo dovrà correre ai ripari presentando una sorta di piano di rientro. E' quanto stabilito in un recente decreto firmato del presidente della Giunta, nelle vesti di commissario ad acta della sanità calabrese, Roberto Occhiuto.
L'indicazione è contenuta nel decreto (numero 146) che stabilisce il riparto definitivo del fondo sanitario regionale fra le Asp e le aziende ospedaliere. Un'assegnazione in vista dell'approvazione dei bilanci consuntivi dell'anno 2022 (anche se alcune aziende lo hanno già adottato), il cui termine è stato spostato da un recente decreto del governo a fine mese.
Nel provvedimento viene stabilito che "al fine del mantenimento -finanziario complessivo del sistema sanitario regionale, le Aziende del SSR che presentano nelle risultanze contabili del 2022 uno scostamento tra costi e ricavi da remunerazione delle attività e delle funzioni pari o superiore al 10% dei suddetti ricavi, o in valore assoluto pari ad almeno 10 milioni di euro, saranno tenute a presentare un Piano di Efficientamento e riqualificazione di durata non superiore al Programma Operativo 2022/2025, e comunque non superiore al triennio": Il piano dovrà essere inviato alla struttura commissariale entro trenta giorni dall'adozione del consuntivo 2022. E ancora, sulla scorta dei piani di efficientamento: "saranno altresì definite le modalità per le eventuali quote di riequilibrio da trasferire alle aziende sottoposte al piano di efficientamento".
Una misura che sostanzialmente ricalca quanto già era stato previsto dalla normativa nazionale per le aziende ospedaliere. Il riparto disposto con il decreto - viene precisato - vale anche a titolo provvisorio per i bilanci 2023. (g.r.)
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