Sanità Calabria, la Corte Costituzionale boccia il blocco delle procedure esecutive fino al 2025

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La Corte Costituzionale
  11 novembre 2022 14:49

di GABRIELE RUBINO

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che prevedeva il blocco delle procedure esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario regionale fino al 2025. 

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La norma contenuta nel Decreto Fisco-Lavoro, prevede che «non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive» e che «[i] pignoramenti e le prenotazioni a debito sulle rimesse finanziarie trasferite dalla Regione Calabria agli enti del proprio servizio sanitario regionale effettuati prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto non producono effetti dalla suddetta data e non vincolano gli enti del servizio sanitario regionale e i tesorieri, i quali possono disporre, per il pagamento dei debiti, delle somme agli stessi trasferite durante il suddetto periodo»

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"La crisi dell’organizzazione sanitaria della Regione Calabria è di tale eccezionalità da giustificare in linea di principio - si legge nel dispositivo - una specifica misura provvisoria di improcedibilità esecutiva e inefficacia dei pignoramenti, non essendo irragionevole, a fronte di una situazione così straordinaria, che le iniziative individuali dei creditori, pur muniti di titolo esecutivo, si arrestino per un certo lasso di tempo, mentre si svolge il complesso procedimento di circolarizzazione obbligatoria dei crediti e si programmano le operazioni di cassa. La discrezionalità del legislatore, nello stabilire una misura del genere, non può tuttavia trascendere in un’eccessiva compressione del diritto di azione dei creditori e in un’ingiustificata alterazione della parità delle parti in fase esecutiva".

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La Corte Costituzionale precisa: "Nell’esercizio della sua discrezionalità, valuterà il legislatore l’introduzione di una misura temporanea di improcedibilità delle esecuzioni e di inefficacia dei pignoramenti, qualora risulti indispensabile in rapporto all’eccezionalità dei presupposti, osservando tuttavia i sopra enunciati limiti, circa la platea dei creditori interessati, l’obiettività delle procedure e la durata della misura, e tenendo altresì conto degli effetti medio tempore prodottisi.ccasionale, in una situazione di grave illiquidità, fino ad esporlo al rischio di esclusione dal mercato".

 

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