Sanità. Cuzzupi (UGL Calabria): “Saremo parte attiva contro i responsabili dello sfascio calabrese”

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Ornella Cuzzupi, segretario generale Ugl Calabria

Il Segretario Generale UGL Calabria chiede: “Dove sono gli inquirenti dinnanzi alle gravi denunce di truffa di milioni di euro perpetrate a danno dei cittadini calabresi in oltre un decennio?"

  09 novembre 2020 12:23

"Imbarazzante e sconvolgente ciò che sta emergendo  in merito alla Sanità calabrese". 

Il segretario generale UGL Calabria, Ornella Cuzzupi, non lascia margini di dubbio sulla propria posizione: “Dove sono gli inquirenti dinnanzi alle gravi denunce di truffa di milioni di euro perpetrate a danno dei cittadini calabresi in oltre un decennio? Chi ha depredato cifre da capogiro destinate agli Ospedali della Calabria? Quale misterioso percorso hanno compiuto i soldi pubblici e quante strutture private ne hanno usufruito per pura clientela? Chi darà risposta a una collettività umiliata e privata del diritto alla salute?”.

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Domande che "sono un preciso atto d’accusa verso un sistema che sta mostrando tutto il proprio marciume e al quale occorre metter mano con estrema urgenza". Un atto di accusa che non è certo fine a se stesso, ma scaturisce dalle continue denunce e richieste di spiegazioni che nel tempo, Ornella Cuzzupi e la sigla Sindacale che rappresenta, ha posto sul tavolo a difesa della gente di Calabria.

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“Chi sono i responsabili e i complici di questo stillicidio portato avanti a suon di spartizione di poltrone e di potere?  Dove sono i rappresentanti calabresi parlamentari e regionali, che dovevano difendere i nostri diritti? È la Terra calabrese – continua la Cuzzupi – che lo esige, è il popolo calabrese, che chiede  conto di quanto " non fatto e  non visto".  L'Unione Generale del Lavoro della Calabria che rappresento, è pronta a proclamare lo Stato di Agitazione di tutti i lavoratori calabresi e a presentare formale denuncia alla Procura della Repubblica contro chi ha messo in ginocchio la nostra amata terra".

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"Ci rivolgiamo inoltre al Presidente della Repubblica: che faccia sentire forte la sua voce a difesa di una regione e di un dettato costituzionale offeso e vilipeso dal marcio che si sta evidenziando; dia subito un segnale del cambiamento - conclude - agendo su una nomina già inquinata prima di attivarsi.”

                                                                                                 

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