Sanità e Giustizia. L’avv. Rocca (MF) a Spirlì e Voce: “Il problema Covid-19 dell'ospedale di Crotone deve essere immediatamente risolto”

L’avvocato Salvatore Rocca, presidente del Movimento Forense di Crotone, preso atto della grave situazione sanitaria dovuta al covid-19 e letta la presa di posizione del dott. Giuseppe Sirianni segretario provinciale del SUMAI il sindacato unico dei medici ambulatoriali, “condivide in pieno la proposta formulata in quanto ormai l'ASP di Crotone è l’unica Azienda Sanitaria Calabrese che a fronte di 180.000 abitanti ha un solo Ospedale “ Spoke””. 

“La presenza di una sola struttura ospedaliera determina di fatto il blocco di tutta l’attività specialistica ordinaria in quanto va da sé che l’Ospedale nel momento che accoglie pazienti Covid perde il concetto di struttura sanitaria “ pulita” in quanto pur rispettando tutte le procedure necessarie ad isolare i pazienti Covid si vanno ad utilizzare spazi comuni di transito e di diagnostica a discapito della già insufficienza strutturale ad accogliere l’ordinario. utilizziamo strutture ospedaliere ASP vicine al nostro territorio, in emergenza non esistono le singole ASP esiste la Calabria. Il vicino Ospedale di San Giovanni In Fiore è di fatto una struttura ospedaliera abbandonata e destinata alla chiusura così come quello di Cariati oramai lo è da anni, non ci vuole molto a destinare i reparti ai pazienti Covid e le sale operatorie a reparti di terapia intensiva.  Non abbiamo personale? Il piano Covid prevede l’assunzione dei sanitari necessari a riattivare queste strutture utilizziamo una procedura d’urgenza”, continua Rocca.

“Siamo in emergenza dobbiamo dare priorità ai pazienti Covid ma non possiamo lasciare a casa e senza risposte i pazienti  diabetici, reumatici, affetti da disturbi metabolici, da patologie osteoarticolari, oculistiche ecc. La specialistica territoriale è già in sofferenza di suo per la carenza di specialisti riaprire l’attività ospedaliera programmata in un ospedale "libero” dal Covid significherebbe dare risposte anche a tutti gli altri pazienti”, conclude Rocca. 

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