Se oggi la sanità catanzarese può andare orgogliosa di disporre di un polo di eccellenza per affrontare quotidianamente la difficile lotta ai tumori oncoematologici lo deve alla intuizione e alla lungimiranza di un medico che ha avviato il percorso di una storia che ha già 50 anni. Mezzo secolo! L’altra sera nella Sala “Costanzo Catuogno” all’Ordine prioovinciale dei medici si sono sfogliate le pagine di questa storia per ricordare quel signor medico che ha dedicato la sua vita professionale per realizzare, tappa dopo tappa, quello che oggi è il polo di oncoematologia del “Ciaccio”. Quel medico si chiamava –anzi si chiama, perché è un nome impresso nelle pagine della memoria indelebile- Antonio Alberti.
In sala, presenti medici che hanno convissuto con il dottore Alberti la magica ma difficile impresa di far crescere il “Ciaccio” e che da Alberti hanno ereditato lo spirito di abnegazione e di resistenza alle difficoltà. A alcuni sono ancora in prima linea orgogliosi –hanno detto nei loro interventi- di essere stati al fianco di chi ha avuto la visione di una organizzazione efficace ed efficiente di sistema per dare non solo ricoveri e farmaci ma anche la forza di vivere e lottare devastanti patologie tumorali.
Antonio Alberti la sua mission medica l’ha vissuta anche fuori dalle mura del “Ciaccio”: in politica da consigliere comunale, da senatore della Repubblica.
Lo ha ricordato il presidente dell’Ordine dei medici che ha presieduto i lavori della serata commemorativa, Enzo Ciconte, ha ampiamente tratteggiato la figura di Alberti, il preside Armando Vitale che di Alberti è stato oltre che compagno di partito e di battaglie politiche per l’interesse comune della Città Capoluogo di regione. Poi il dottor Lino Puzzonia , il dottor Stefano Molica, la dottoressa Caterina Consarino che ha iniziato la sua mission al “Ciaccio” sotto la guida di Alberti i cui insegnamenti e i valori professionali inculcati le hanno consentito di realizzare una carriera nella delicata branca della ematoOncologia pediatriaca conclusa di recente con il grado di primario. Tutti gli intervenuti hanno “raccontato” questi 50 anni di ematologia del “Ciaccio” di Catanzaro. (encos)
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