Riceviamo e pubblichiamo
La convulsa giornata di ieri ci pare tuttavia conclusa, una volta tanto, con una scelta da parte del governo di significativa importanza.
Gli ultimi mesi che hanno condotto al nuovo lock-down per la nostra regione sono stati caratterizzati dall’inerzia assoluta di un commissario regionale per il piano di rientro nominato a suo tempo, sarà bene ricordarlo, dal governo giallo-verde Di Maio-Salvini, che ha omesso qualsiasi iniziativa per affrontare una eventuale seconda ondata in relativa sicurezza, e da qualsiasi attività di vigilanza e di sollecitazione di una giunta regionale di centro destra e dello stesso consiglio regionale “in tutt’altre faccende affaccendati”.
Questi mesi sono stati accuratamente e puntualmente analizzati ieri dal nostro deputato on. Viscomi che, con grande lucidità, non solo ha denunciato la mancata attività di commissario e giunta ma ha avanzato, nel sollecitare l’immediata rimozione di Cotticelli, anche la sua sostituzione con una scelta di qualità, di competenza specifica, di assoluta trasparenza non rinunciando anche ad illustrare con semplicità e chiarezza, anche alcuni contenuti che dovrebbero caratterizzare questa nuova fase della sanità calabrese.
Concordiamo con lui su tutto e crediamo di poter essere soddisfatti della scelta che poi è avvenuta in tarda serata da parte del Consiglio dei ministri.
Ci è parso di capire dal nuovo decreto Calabria che il nuovo “Supercommissario” abbia un mandato politicamente più avanzato di quello di avviare il riordino dei conti. Dovrà infatti avviare una seria programmazione sanitaria finalizzata ad un vero cambio di passo nella gestione della difesa della salute dei calabresi particolarmente in relazione alla grande occasione del MES, in cui ancora speriamo, o comunque del Recovery fund senza dimenticare che già esistono in Calabria considerevoli risorse.
In questo senso ci auguriamo anche che la nuova gestione commissariale sia capace di rapportarsi anche con le proposte che vengono dal territorio e che esistono da anni malgrado la politica non le abbia mai prese in considerazione e tra cui è annoverabile anche quella nostra di una “Medicina di prossimità” che sposti l’asse dell’assistenza sanitaria verso il territorio consentendo agli ospedali di qualificarsi in maniera appropriata e di interrompere il circolo vizioso della mobilità. Vogliamo ricordare che tale proposta, come affermato nella nostra recente iniziativa con Svimez, rappresenta un’occasione di rilancio per la Calabria trasformando la sanità da spesa a investimento.
Siamo convinti che Giuseppe Zuccatelli, la cui pluridecennale attività nella sanità di mezza Italia ci è ben nota e che, anche qui a Catanzaro, ha già mostrato nel recente passato, la propria determinazione, possa essere questa figura.
Noi saremo impegnati con attenzione ad osservare e supportare.
Buon lavoro a lui e a tutti noi.
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